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Gerusalemme dieci milioni di turisti dai 4 attuali che la città attira e non solo per turismo religioso

Gerusalemme punta sugli individuali e sul brand “I Travel Jerusalem” per far conoscere non solo il lato storico della città, ma anche tutte le esperienze che essa può offrire, adatte ad ogni budget. Obiettivo attrarre dieci milioni di turisti dai 4 attuali, forte dei buoni risultati già avuti dal mercato italiano nel 2016, “con 10.500 presenze certificatedall’Associazione degli albergatori e già 10.000 registrate da inizio anno a settembre - racconta Ilanit Melchior, direttrice generale di Jerusalem Development Authority -. Per farlo si è sviluppata una strategia quinquennale declinata sulle esperienze che il singolo cliente può vivere e focalizzata sugli Fti. Lavorando su mercati come Italia, Germania e Russia abbiamo visto incrementi nella domanda. In due anni contiamo di registrare notevoli aumenti”.
Sul fronte ricettivo Melchior spiega che “sono state aperte più di 1.000 camere negli ultimi anni e nei prossimi 4 ne sono previste altre 4.000, per un’offerta che spazia dai brand internazionali fino alle guest house e agli ostelli, prediletti dai tedeschi. Anche nella Città Vecchia si stanno riammodernando le strutture”, aggiunge la manager, che enumera in 30.549 le camere disponibili attualmente.
A fine marzo arriverà poi il treno che collegherà l’aeroporto alla città in meno di 20 minuti. Dal lato degli operatori si punta sulla nuova edizione del voucher city break che include almeno 3 notti di soggiorno e commercializzato da diversi t.o, tra cui Mistral, GoAsia e Caleido e sul pacchetto dedicato ai Millenials: “Se li catturiamo - chiosa Melchior - saranno i nostri influencer”. Più di 60 musei, uno zoo, un acquario, Gerusalemme, che è stata inserita dal New York Times tra le dieci città dove sono maggiormente presenti startup, ha molte zone dove il wi-fi è gratis e un mercato che nato come un souk è oggi luogo di aggregazione. Ospiterà quest’anno il Giro d’Italia.
guidaviaggi.it

Lavori alla Basilica di Oropa, 2,5 milioni per il recupero: "Creiamo condizioni per la visita del Papa"

Accordo Fondazione Crb-Regione Piemonte per trovare i fondi necessari alla ristrutturazione e alla messa in sicurezza. Due i milioni già disponibili. "Il 2020 sarà anno storico con l'Incoronazione della Madonna - spiega Vittorio Barazzotto - se dovesse concretizzarsi l'arrivo del Papa dobbiamo essere in grado di accoglierlo nelle migliori condizioni"

Obiettivo 2020, anno in cui il Santuario di Oropa sarà protagonista della quinta secolare Incoronazione della Statua della Madonna, avvenimento che, a partire, dal 1620, accade ogni 100 anni. Un evento che richiamerà migliaia di fedeli e turisti oltre alla possibile suggestiva presenza di Papa Francesco.

L'ACCORDO - La basilica superiore necessita di lavori e, per questo motivo, è stato raggiunto un accordo da 2,5 milioni di euro per la ristrutturazione e messa in sicurezza di uno dei principali attrattori del territorio biellese e regionale. Così, la Regione Piemonte, con la collaborazione di Franco Ferraris e della Fondazione CRB che presiede, sta facendo in modo di reperire i fondi necessari agli interventi anche con l’intervento di altre fondazioni bancarie piemontesi. Due milioni, invece, sono già disponibili. 

A sostenere l'accordo, promosso con il diretto interessamento del governatore Sergio Chiamparino, il consigliere regionale Vittorio Barazzotto. Regione Piemonte metterà a disposizione 800 mila euro in tre anni, i restanti fondi invece proverranno dall’accordo tra fondazioni che sta imbastendo proprio la Fondazione Cassa di Risparmio di Biella. 

"Il 2020, con l’Incoronazione della Madonna, sarà un anno storico per il mondo cattolico - prosegue Barazzotto - Oropa, per il Biellese, è però anche un’importante meta turistica per escursioni, arrampicata, mountain bike, sci, parco avventura e giardino botanico. La conca è un vero e proprio polo che fa convivere spiritualità, turismo religioso e turismo naturalistico. Devo ringraziare il presidente Chiamparino che ne ha sempre colto l’importanza, anche in chiave piemontese e non solo strettamente locale, e ha fatto in modo di creare le condizioni affinché, con un proficuo lavoro di squadra coordinato con passione e metodo dalla Fondazione Crb, si possa raggiungere l’obiettivo. Anche con il sindaco Marco Cavicchioli siamo in accordo sul creare le condizioni che rendano possibile, in un prossimo futuro, poter ospitare a Oropa Papa Francesco e se ciò dovesse concretizzarsi dobbiamo essere in grado di accoglierlo nelle migliori condizioni".

I LAVORI - Dopo le valutazione sulle condizioni della basilica, che non ha evidenziato problemi di natura strutturale, bisognerà intervenire sul rivestimento della cupola, gli interni in marmo, la facciata e le colonne esterne. Le priorità saranno decise in accordo con la Soprintendenza.
newsbiella.it

2025: Parigi vuole pure l'Expo

Non si farà in tempo a chiudere il Villaggio Olimpico alla fine dell'estate del 2024 che bisognerà correre a Saclay, una cittadina di 4 mila abitanti a sud ovest della capitale, pochi chilometri da Versailles, per inaugurare l'Esposizione Universale del 2025 se il Bie, Bureau international des exposition, di qui a un anno, nel novembre 2018, avrà designato Parigi come sede della manifestazione.
Intanto, giovedì scorso, Parigi ha presentato ufficialmente la sua candidatura (un dossier di 700 pagine) e si prepara a sfidare, con un intenso lavorio diplomatico e una massiccia campagna di promozione internazionale (leggasi, lobbying), le tre concorrenti: Ekaterinenburg, città industriale senza fascino nel cuore della regione degli Urali (unica curiosità storica: qui furono fucilati nel 1918 l'ultimo zar Nicola II e tutta la famiglia Romanov); Osaka, la seconda metropoli del Giappone con uno dei più grandi porti industriali del Pacifico, e infine Bakou, la capitale dell'Azerbajian, sul mar Caspio, ex stazione balneare riservata ai gerarchi del Cremlino ai tempi dell'Unione Sovietica.
Parigi, a sentire Pascal Lamy che non è il solito grand commis ma un economista esperto di commercio internazionale, visto che ha guidato per un decennio il Wto, è stato capo di gabinetto di Jacques Delors a Bruxelles e ha lavorato anche con il nostro Romano Prodi alla Commissione europea e per questo è stato incaricato, nel 2013, dal presidente François Hollande di preparare e istruire il dossier Expo per conto dell'Eliseo e del governo; Parigi, dicevamo, ha tutte le carte in regola per riuscirci. «Paris c'est une candidature qui rassemble», ha continuato a ripetere ieri mattina durante una conferenza stampa al Quai d'Orsay, il ministero degli Esteri, sotto lo sguardo compiaciuto del presidente di Expofrance 2025, Jean-Cristophe Fromantin, della presidente della regione Ile-de-France, Valerie Pecresse, e quello di circostanza di una delle vicesindaco di Parigi, Marie-Christine Lemardeley, venuta al posto del sindaco Anne Hidalgo che è stata una grande avversaria dell'Expo e che ora, ottenuto il suo scopo (le Olimpiadi, Paris 24) preferisce sfilarsi neanche troppo diplomaticamente.
Lamy, che è un uomo elegante e sofisticato (indossa sempre giacche alla coreana), ha un ultimo obiettivo da raggiungere: rassicurare i decisori del Bie che tutta la Francia è compatta dietro la candidatura di Parigi e che le polemiche sollevate, prima dell'estate (vedere ItaliaOggi del 14 giugno), da madame Hidalgo, sindaco di Parigi, appunto, sono acqua passata.
Pensate che, allora, Hollande, dopo aver promesso l'appoggio dell'Eliseo al delegato interministeriale Lamy, dovette fare marcia indietro dopo aver ricevuto una lettera riservata (rivelata all'epoca dal quotidiano Le Monde) di un'inviperitissima Hidalgo che minacciava fuoco e fiamme e chiedeva ufficialmente al presidente di rinunciare alla candidatura per l'Expo 2025.
Che aveva un solo limite ai suoi occhi.

Expo, Sala indagato: in aula a dicembre, si decide sul processo


Si aprirà il prossimo 14 dicembre davanti al gup milanese Giovanna Campanile l'udienza preliminare in cui figura tra gli 8 imputati, in qualità di ex commissario Expo, il sindaco di Milano Giuseppe Sala. E' accusato, non di aver pilotato l'appalto per i lavori della Piastra, ma di aver retrodatato due verbali della commissione giudicatrice della gara. E' infatti caduta per il sindaco la contestazione più grave che gli era stata mossa sull'appalto del verde per l'allestimento dell'Esposizione universale, quella di turbativa d'asta.

Sala è accusato di falso materiale e ideologico per aver retrodatato l'atto di nomina di due commissari di gara. Nomina, scrivevano i suoi legali nella memoria difensiva, "del tutto innocua non avendo in nessun modo determinato l'irregolarità della procedura di gara", "un vero e proprio delitto senza movente". Il sindaco si è detto infatti sereno: "Per quello che ho capito sono molto tranquillo e sereno e voglio continuare a fare il mio lavoro di sindaco bene e anche a lungo".
REPUBBLICA.IT

Milano pronta a ricevere Obama, città torna la capitale mondiale del cibo Dall'8 all'11 maggio Milano Food, presenti anche Renzi, Martina e Calenda

Tutto pronto a Milano per ricevere, da capitale mondiale della buona alimentazione, l'ex presidente degli Stati Uniti, Barack Obama. Il sindaco Giuseppe Sala gli consegnerà simbolicamente le chiavi della città e per l'occasione saranno in molti i nomi presenti, dal segretario del Pd Matteo Renzi ai ministri Carlo Calenda (Sviluppo Economico), Maurizio Martina (Politiche Agricole) e Valeria Fedeli (Istruzione). Gli organizzatori di Seeds&Chips del Global Food Innovation Summit oggi hanno reso ufficialmente noti i nomi dei diversi relatori che dall'8 all'11 maggio si alterneranno sul palco che fu di Expo Milano 2015. Oltre a Obama (che terrà il suo key note speech il 9 maggio, per dialogare subito dopo sul palco con il "suo" chef alla Casa Bianca Sam Kass), per parlare di cibo, buona alimentazione, lotta allo spreco alimentare, sostenibilità, si alterneranno i "guru" internazionali della foodtech Danielle Gould, Ceo di Food+Tech Conncet, e Deepti Sharma Kapur, ceo e fondatrice di FoodtoEat, che affronteranno il tema di come i cosiddetti millennials stiano cambiando l'industria globale del cibo.
Il fondatore di Seeds&Chips, Marco Gualtieri, si confronterà l'8 maggio con le istituzioni: il Commissario Ue per l'Agricoltura, Phil Hogan, il presidente del Comitato Europeo delle Regioni, Markku Markkula, il presidente del Consiglio regionale della Lombardia, Raffaele Cattaneo. Il giorno successivo, oltre a quello di Obama, sono previsti gli interventi del sindaco di Milano, Giuseppe Sala, e di Dickson Despommier, professore emerito della Columbia University considerato nel mondo il pioniere del cosiddetto "vertical farming". Il 10 maggio, invece, il presidente di Illy Caffé, Andrea Illy, dialogherà su "Climate change e food system" con David Wilkinson, direttore aggiunto del Centro Ricerche della Commissione Europea. "Con questa edizione, e con la partecipazione straordinaria di Barack Obama - ha commentato Marco Gualtieri, ideatore e presidente di Seeds&Chips - Milano e l'Italia tornano centri mondiali del food e della food innovation dopo Expo. L'Italia può avere un ruolo di primo piano in questo settore".
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