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Chi ha comprato la rete del Brasile di Expo 2015

Dopo una prima seduta d’asta andata deserta, la rete del Padiglione Brasile di Expo 2015 ha il suo acquirente.
L’Architetto Vito Luigi Pellegrino, grande appassionato di cani, ha comprato per 100mila euro la celebre installazione verde-oro, a suo giudizio “una vera e propria opera d’arte contemporanea”.
La rete interattiva che nel semestre dell’Esposizione Universale è stata una delle attrazioni più apprezzate dagli oltre 20mila visitatori che hanno fatto tappa al sito espositivo di Rho, è pronta a fare le valigie perMondragone.
Da ponte sospeso sopra ortaggi, piante, fiori e frutti provenienti dal Brasile, la rete si prepara a diventare entro il primo maggio 2016 il fiore all’occhiello del progetto Foof, un’immenso spazio interattivo di 70.000 metri quadri immersi nel verde che vuole essere il riconoscimento e la celebrazione della relazione esistente tra il cane e l’uomo.
Padiglione Brasile
L’Arch. Pellegrino potrà così coronare il sogno di aprire un allevamento per 40 razze di cani che sia al tempo stesso un rifugio per cani randagi, un parco tematico e un laboratorio interattivo per cani e famiglie, una fucina di attività educative per studenti, un museo, e infine anche un resortdedicato ad ospiti con animali domestici, per i quali sono a disposizione spazi, attività e servizi per rendere il più piacevole e costruttivo possibile il soggiorno, per il cane e per il padrone.
I visitatori di Foof potranno ammirare dalla rete “universale” le attività che si svolgeranno nelle aree mobility sottostanti, dedicate all’interazione tra cane e padrone.
In attesa che la rete arrivi in Campania, il Museo Foof è stato candidato dall’European Museum Forum per il premio come Museo Europeo dell’anno 2016 (European Museum of the Year Award 2016). I vincitori verranno annunciati durante la cerimonia di premiazione che si terrà nel corso dell’Annual Assembly of the European Museum Forum, dal 6 al 9 aprile 2016 a Tolosa e San Sebastian, in Spagna.
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San Paolo, Expovinis 2016: il Consorzio Vino Chianti ritorna in Brasile

Dal 14 al 16 giugno il Consorzio Vino Chianti sarà a San Paolo del Brasile per partecipare alla ventesima edizione della fiera Expovinis 2016, il principale appuntamento enologico dell’America Latina. 

Il Brasile si conferma da anni come il più importante mercato di sbocco del Sud America e l’Italia è il 4° fornitore di vino con un export di 30 milioni di euro. Una vetrina quindi importante per le migliori produzioni di tutto il mondo con etichette provenienti dai paesi più conosciuti ai meno noti.

Per la prima volta il Consorzio terrà un esclusivo seminario professionale interamente dedicato alla denominazione Chianti d.o.c.g. Riserva. Il relatore Arthur Azevedo guiderà i partecipanti in una degustazione verticale alla cieca di 9 vini selezionati, dall’annata 2013 all’annata 2001, illustrando le caratteristiche peculiari di queste etichette, per la prima volta presentate in un seminario in Brasile.

Durante la manifestazione inoltre le aziende avranno la possibilità di partecipare a degli incontri B2B con buyers e importatori brasiliani e provenienti dai paesi limitrofi. Il Consorzio sarà all’Expo Center Norte, Stand C40 – D39 Yellow Hall. Ecco la lista delle aziende partecipanti all’evento: www.castelpugna.com – www.camperchi.com – www.bartalivini.it – www.casaledellosparviero.com – www.castelvecchio.it – www.villalarco.it – www.montecchio.it – www.guidi1929.com – www.poderevolpaio.it – www.roccadicispiano.com – www.rossettivini.it – www.sensivini.com – www.tenutailpalazzo.it – www.tenutatizzauli.it – pezzavini.com – www.travignoli.com.
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Mirko Leone: i poliziotti nei guai per l'arresto del No Expo

Mirko Leone era stato arrestato il primo maggio 2015 durante un corteo degli antagonisti in centro a Milano nel giorno dell’inaugurazione dell’EXPO. Il corteo si trasformò in vera e propria guerriglia urbana con devastazioni e auto incendiate. Lui si era fatto due mesi e mezzo di carcere e tre di domiciliari. Ieri si è concluso il processo da assolto con formula piena e su richiesta dello stesso PM dal reato di resistenza aggravata a pubblico ufficiale; non solo: i giudici hanno trasmesso gli atti alla procura affinché indaghi sul comportamento dei poliziotti. La storia la racconta Luigi Ferrarella sul Corriere

Rio2016 Expo La città è pronta ad accogliere i visitatori internazionali e vuole mostrare a tutti il suo lato più sportivo in occasione delle Olimpiadi


Sulla eco del grande successo ottenuto con la Coppa del Mondo FIFA 2014, il Brasile ha ospitato oltre 6,3 milioni di turisti internazionali nel corso del 2015 tra cui 202,015 visitatori Italiani. Ora il Paese è pronto a riaffermare il suo grande amore per lo sport e la sua vocazione per l’ospitalità con i prossimi Giochi Olimpici e Paralimpici di Rio de Janeiro. 
A meno di tre mesi dall’inizio del grande evento sportivo, che avverrà con una cerimonia ufficiale il 5 agosto, la Cidade Maravilhosa è pronta ad accogliere fino a 500,000 visitatori previsti in occasione dei Giochi. La grande varietà di paesaggi della città e dell’omonimo Stato, la rendono una destinazione perfetta per gli appassionati del fitness, così come per chi è in cerca di relax e chi vuole passare momenti divertimento assaporando in prima persona l’atmosfera carioca, magari in compagnia della persona amata o di tutta la famiglia.
Gli abitanti di Rio sanno come approfittare al meglio delle sue celebri spiagge, dell’oceano e della natura che li circonda. I visitatori sono invitati a imitare lo stile di vita locale e tenere in forma corpo e mente durante il loro soggiorno in Brasile, respirando l’atmosfera olimpica e visitando le attrazioni principali di Rio.

RIO DE JANEIRO AMA LO SPORT


NON SOLO FUTEBOL
Premessa: Rio non è solo futebol! I visitatori avranno modo di constatare che la popolazione carioca è devota a ogni tipo di sport. 
E vero, gli abitanti di Rio amano giocare a calcio in spiaggia, ma qui tutti amano le attività all’aria aperta tra cui ciclismo, trekking, pallavolo e beachvolley, nuoto, surf, canoa e tanto altro ancora! 

BAMBINI ALLA SCOPERTA DI RIO
Chi si trova in visita a Rio de Janeiro con i bambini, capirà presto che la città può essere vista e vissuta come un grande parco giochi. Prima meta tra tutte è ceramente il Baixo Bebê di Leblon, un’area completamente dedicata ai più piccoli situata sulla spiaggia di uno dei quartieri di Rio de Janeiro più affascinanti. Qui è possibile affittare giochi e attrezzature per neonati e ci sono numerosi chioschi dove comprare snack e bevande. Inoltre è un ottimo modo per i genitori per conoscere le famiglie locali e scoprire le loro abitudini. L’equivalente presso Ipanema è l’area IpaBebê.
A Rio è anche possibile approfittare di numerosi parchi e giardini, come il Parque Lage collocato nel mezzo del bellissimo Giardino Botanico di Rio, che ospita anche un acquario con tanto di piranha, una grande attrazione per i più piccoli.

NATURA E ECOTURISMO
La città ospita numerosi percorsi perfetti per gli appassionati della natura e dell’eco-turismo, tra cui la Foresta di Tijuca, la più grande foresta urbana del mondo e uno dei maggiori luoghi ricreativi di Rio. Qui è molto piacevole praticare trekking tra la flora e la fauna, cascate e laghetti. 
I visitatori che in occasione delle Olimpiadi avranno qualche giorno in più per spostarsi, potranno approfittare dei rilievi della Serra do Mar, catena montuosa nello Stato di Rio de Janeiro con una vegetazione lussureggiante e scenari spettacolari. Le migliori mete per l’ecoturismo dell’area sono Petropolis e Teresopolis, raggiungibili entrambe attraverso percorsi che premiamo i visitatori con viste mozzafiato. L’area ospita la maggiore rete di sentieri di tutto il Brasile.

PER I PIÙ AVVENTUROSI
È la conformazione geografica di Rio a renderla una meta ideale per praticare sport estremi. L’intera area offre diverse opzioni, anche grazie alla presenza della regione montuosa. Primo tra gli sport estremi praticati a Rio sono deltaplano e parapendio. Il punto di lancio migliore è senza dubbio Pedra Bonita, picco del Parco Nazionale di Tijuca, per ammirare in un solo colpo d’occhio tutta la meravigliosa baia. 
Da Teresopolis e Petropolis è possibile effettuare arrampicate in montagna e praticare rafting nella rapide dei numerosi fiumi e torrenti.

SPORT ACQUATICI … E VITA DA SPIAGGIA
In condizioni meteo favorevoli, una bella esperienza a Rio è raggiungere in canoa Praia de Fora, ai piedi del Pão de Açúcar, dalla piccola spiaggia di Urca. La costa è magnifica da ammirare da una prospettiva particolare. 
Numerosi turisti raggiungono Rio per le sue magnifiche onde. Praia do Diabo vanta grandi e forti onde durante la maggior parte dell’anno. Le correnti sono forti e le onde irregolari, e rendono l’area ideale solo per i surfsti professionisti. In ogni caso la costa di Rio de Janerio è ricca di molte altre zone perfette per praticare questo sport.
Inutile ricordare che Rio de Janeiro è anche sinonimo di ampie e bellissime spiagge come le famosissime Copacabana, Ipanema e Leblon. Dopo tanto sport praticato in tutta la città e nelle zone circostanti, suggeriamo di godersi un po’ di relax, magari al tramonto, giocando con i bambini o brindando con il proprio partner al calare del sole, per ricaricarsi di energia in vista di una nuova giornata alla scoperta del lato sportivo di Rio.

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Expo Uvet, joint venture con Yong Cheng in Italia un milione di cinesi nel 2017

Milano L a grande occasione sono 230 mila turisti cinesi da accudire e coccolare in giro per l’Italia nella seconda parte dell’anno. Di fronte a un business così importante e impegnativo Luca Patanè, a capo di Uvet, uno fra i maggiori gruppi italiani nel settore turistico, dimentica i dispiaceri che pure gli ha dato Expo. Precisa: «Certo, grazie all’Expo il nostro gruppo è riuscito ad accelerare il suo processo di internazionalizzazione come dimostra l’apertura di due nuove sedi a Londra e Chicago. E a costruire una serie di rapporti che si stanno rivelando preziosi. Così come è stata positiva la vendita di tutti i 575 mila biglietti acquistati». E allora? «Purtroppo - spiega Patanè - a Milano avevamo prenotato 2mila camere di albergo. Ma Expo non è stata in grado di fare una campagna di comunicazione adeguata nei confronti dei turisti stranieri. Il risultato è che una parte delle camere è rimasta invenduta. E così, invece dei 17 milioni di ebitda previsti nel budget 2015 ne porteremo a casa 5 o 6. I conti precisi li potremo conoscere solo quando sarà pronto il bilancio consolidato». Acqua passata. A rallegrare il patron di Uvet è la fresca costituzione di una joint venture con il gruppo Yong Cheng, un colosso cinese interessato alla gestione dello shopping estero dei connazionali. L’obiettivo della società costituita fra Uvet e Yong Cheng è riempire i grandi centri commerciali del Bel Paese di cinesi desiderosi
di acquistare i migliori prodotti del made in Italy. E visto che i turisti in questione saranno 230 mila l’operazione si presenta abbastanza complessa. «Noi ci occuperemo dell’intero pacchetto per 30 mila turisti: dal soggiorno allo shopping, agli spostamenti interni - afferma Patanè - Quanto agli altri 200 mila ci limiteremo a gestire solo gli acquisti nei mall». A luglio, quindi, è previsto il calcio d’inizio di una partita molto interessante. «L’anno prossimo - dice il presidente di Uvet - la nostra joint-venture si occuperà di gestire un milione di turisti cinesi. Si tratta di una scommessa molto ambiziosa che vogliamo vincere. A questo proposito desidero precisare che non ci limiteremo a puntare su destinazioni come Roma, Milano, Firenze o Venezia. Ma ci stiamo impegnando per portare i cinesi anche nel Sud». La posta in palio è grossa. Secondo stime del ministero del turismo cinese fra cinque anni arriveranno in Italia 6 milioni di turisti provenienti dall’ex celeste impero. E Uvet, tramite la joint venture, vuole assicurarsene una bella fetta. La Cina, dunque, ma non solo. I contatti acquisiti nel corso di Expo attraverso la gestione di una dozzina di stand, l’organizzazione di eventi, la gestione di biglietti e di flussi di turisti provenienti da tutto il mondo si stanno rivelando eccellenti. Lo conferma il coinvolgimento della controllata Uevents nel business collegato alle Olimpiadi di Rio de Janeiro. A cominciare dall’accordo con il Coni per la biglietteria di cui la stessa Uevents sarà rivenditore autorizzato. Ma non basta. Perché il gruppo guidato da Patanè organizzerà i pacchetti di viaggio degli sponsor della squadra olimpica italiana per conto del Coni. Da Rio de Janeiro ad Astana, capitale del Kazakistan e sede di Expo 2017. Una città dove il gruppo Uvet sta già capitalizzando l’esperienza acquisita a Milano come conferma il coinvolgimento nella gestione di padiglioni e nell’organizzazione della ristorazione per l’evento; un insieme di iniziative e di commesse che già oggi valgono una decina di milioni di euro. E che in futuro potrebbero crescere ancora. Sul fronte internazionale va citato sia il coinvolgimento di Uevents nei prossimi campionati di calcio sia l’accordo firmato con il colosso americano Walgreens Boots Alliance (circa 470 mila dipendenti), numero uno mondiale nel business delle farmacie, per la gestione degli eventi del gruppo stesso. Quanto alla ciliegina sulla torta della crescita è la fresca acquisizione di Open Travel Network, (Otn) la rete composta da oltre 500 agenzie di viaggio, presenti su tutto il territorio italiano e in particolare al centro sud. Il gruppo Uvet può ora contare su un totale di 2 mila agenzie di viaggi: le 500 Otn si vanno ad aggiungere infatti alle 1.300 ClubViaggi e alle 200 Last Minute Tour. Riguardo ai conti Patanè appare abbastanza soddisfatto. Nonostante i problemi registrati per l’Expo nel 2015 il fatturato è cresciuto passando da 870 milioni a circa 900 milioni stimati. Significativo l’incremento di Flypoolen, l’agenzia per la vendita online di biglietti aerei che è balzata dai 100 milioni del 2014 a 165 milioni. Mentre per quest’anno oltre che a un incremento dei ricavi diretti si punta alla crescita dell’ebitda che dovrebbe raggiungere 21 milioni. A dare una mano sarà la controllata Uvet Gbt (viaggi d’affari) che quest’anno dovrebbe cresecere di ben il 27%. Nel disegno il presidente di Uvet Luca Patanè visto da Massimo Jatosti
repubblica.it