Expo 2015: il primo food hackathon sulla malnutrizione
Sapete tutti vero che cos'è un hackaton? Viene dall'unione di due parole hack come hacker + marathon. È un evento full immersion e a tema, che riunisce esperti di ogni tipo (per lo piu' tecnici informatici) con l'obiettivo di creare un applicazione, un software o qualche invenzione hi-tech su un argomento specifico. Che questa volta è uno di quelli che hanno un fortissimo impatto sociale e globale: la malnutrizione.
Il 23 settembre, a Expo Milano 2015, all'hackaton che ha come titolo Feeding Fair Hacking Malnutrition, si parla di povertà, ma anche di alimentazione scorretta, di denutrizione e diipernutrizione. Perché anche mangiare male causa danni gravi alla nostra salute e a quella del pianeta in cui viviamo.
Sono presenti un centinaio di esperti (tra i quali c'è anche il direttore di Google Food, Michiel Bakker), tanti startupper (tra i quali ad esempio un team di Torino che si occupa diallevamento di insetti per la nutrizione) e 30 studenti selezionati dal main partner Up Day, una grande cooperativa internazionale, esempio eccellente di come fare impresa possa andare di pari passo con l'impegno sociale.
L’hackathon della nutrizione si pone come un evento «disruptive» che guarda al tema della malnutrizione da più prospettive con un approccio trasversale, anche grazie ai risultati ottenuti dal team WikiExpo che ha mappato in questi mesi tutti gli eventi dell'Esposizione. Attraverso varie interviste realizzate da loro in diversi Padiglioni, dalla Germania alla Corea passando per Ecuador e Zimbabwe, sono stati scelti otto casi che verranno affrontati durante l’hackathon dai partecipanti divisi in otto squadre.
A fine giornata, devono uscire 8 progetti concreti che verranno poi valutati da una giuria. La squadra vincitrice andrà a Parigi per partecipare a una giornata sull’innovazione organizzata dal gruppo Up il 15 Ottobre 2015 e il portavoce del gruppo sarà invitato a condividere il progetto sul palco delThe MontBlanc Meetings (Les Rencontres du MontBlanc) che avrà luogo dal 26 al 28 novembre 2015 a Chamonix Mont Blanc in Francia.
L'evento del 23 settembre si tiene presso lo Spazio Cibus Federalimentare e Biodiversity Park Alcenero (brand che riunisce oltre mille agricoltori e apicoltori biologici dal 1978).
vanityfair.it
Il futuro dell'agricoltura in 5 progetti innovativi premiati a EXPO da UNIDO e CNR
Dalla gestione dei
micro-allevamenti nell'Africa sub-sahariana all'utilizzo delle potenzialità
nascoste dei fichi d'India, cinque progetti di startup, aziende e centri di
ricerche vengono premiati in occasione del “Sustainable Technologies and
Cooperation in Food and Agriculture & UNIDO International Award 2015”
Oggi le
presentazioni dei progetti e le premiazione alle ore 17.00
presso l’Auditorium di Cascina Triulza
presso l’Auditorium di Cascina Triulza
Milano, 26 agosto 2015 – L'innovazione nell'utilizzo delle risorse agricole è protagonista oggi all’Auditorium di Cascina Triulza: alle ore 17.00 verranno premiati 5 progetti per il settore agricolo che potranno condurre ad effetti migliorativi sul piano economico e sociale nei Paesi in Via di Sviluppo.
La premiazione si
svolgerà nell’ambito dell’evento "Sustainable Technologies and Cooperation in
Food and Agriculture & UNIDO International Award 2015", organizzato
dalla Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo del Ministero degli
Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, in collaborazione con
il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) ed UNIDO Italia.
Durante la premiazione
ai vincitori verrà data la possibilità di presentare i propri progetti alla
presenza del Dott. Giuseppe Sala, Commissario Unico Delegato del Governo di
EXPO, del Dott. Francesco Loreto, Direttore Scienze Bio Agroalimentari del
Consiglio Nazionale delle Ricerche, della Dott.ssa Diana Battaggia, Direttore
UNIDO ITPO Italy, del Dott. Gennaro Monacelli, Capo Innovazione CNH Industrial
e del Dott. Cristiano Maggipinto, Direzione Generale per la Cooperazione allo
Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione
Internazionale.
I progetti dei
vincitori
Le proposte provenienti
da centri di ricerca, start-up e aziende riguardano settori di interesse quali e
riduzione degli sprechi alimentari.
FOODWA – Solwa
srl (Italia)
Sistema innovativo ed
autonomo ad energia solare per l’essiccamento di biomasse alimentari (frutta,
verdura, pesce e carne) al fine di migliorare la loro conservazione in un’ottica
di commercializzazione o estrazione di olii essenziali utili all’industria
chimica e cosmetica. Foodwa è in grado di essiccare in maniera sicura, igienica
e veloce i prodotti destinati al consumo umano o industriale.
Jellyfish Barge
– Pnat srl (Italia)
Sistema in grado di
produrre alimenti senza il consumo del suolo, di acqua dolce e di energia
chimica. Si tratta di una serra modulare galleggiante al cui interno un sistema
di coltivazione idroponica garantisce un risparmio del 70% di acqua rispetto
alle colture tradizionali grazie al riciclo dell’acqua. Inoltre, grazie
all'energia solare, la serra è anche in grado di produrre acqua pulita (fino a
150 litri al giorno) da acqua salata, salmastra o inquinata. L’energia che fa
funzionare Jellyfish è fornita da pannelli fotovoltaici, mini turbine eoliche e
un sistema che sfrutta il moto ondoso per produrre elettricità.
Burundi
Smallholders’s Livestock Network BUSLIN– André Ndereyimana – Università
Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza (Burundi/Italia)
In molti paesi
dell’Africa sub-sahariana circa il 70% della popolazione soffre di malnutrizione
e sottoalimentazione, e di questo circa l’85% non ha accesso a proteine
facilmente assimilabili, ovvero quelle di origine animale. La startup BUSLIN ha
sviluppato un’innovazione gestionale per la catena agroalimentare,
specializzandosi nella produzione e commercializzazione degli alimenti di
origine animale tramite una rete capillare di produttori familiari rurali e
peri-urbani. In misura proporzionale alle capacità ed alle risorse proprie, ogni
famiglia si impegna ad allevare animali seguendo le prassi della start-up, la
quale assume a sua volta il rischio sul capitale investito e garantisce
assistenza tecnico-finanziaria.
Cattle Mettle –
Nikhil Bohra – Krimanshi Technologies Private Limited
(India)
Il progetto ha
l’obiettivo di sviluppare una linea di produzione e fornitura di mangime di
qualità, accessibile e a basso costo per l’allevamento dei bovini, parte
integrante dell’economia rurale in molti paesi. Il foraggio individuato si basa
sul prodotto dell’albero Mesquite (Prosopis juliflora), considerato una specie
invasiva e diffuso in India come in molti altri Paesi in via di sviluppo, anche
semiaridi.
Rosa Palmeri –
Dipartimento di Agricoltura Alimentazione e Ambiente – Università di
Catania
Valorizzazione dei
frutti di fico d’india (Opuntia ficus indica L. Miller) per una produzione
eco-sostenibile e di qualità.
Alla base del progetto
vi è la considerazione che la cactacea sicuramente più conosciuta, diffusa e
apprezzata nel mondo, il fico d’india, non sia sufficientemente sfruttata per le
reali potenzialità dei suoi frutti (sia la polpa che i sottoprodotti derivanti,
semi e bucce per uso umano ed animale). Il processo di lavorazione innovativo
proposto è composto da semplici operazioni unitarie che permettono di avere un
prodotto nutriente che rispetto al frutto fresco, altamente deperibile, possa
conservare tutte le caratteristiche originarie ed avere una shelf life di oltre
12 mesi senza bisogno di frigo conservazione in modo da allungarne la
disponibilità sul mercato a tutto l’anno.
Press Office
UNIDO
Investment and Technology Promotion Office – Italy
segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone
EXPO: premiata la startup che nutrirà l'Africa
Dai chiostri della Cattolica un
progetto per la fascia sub-sahariana
Andrè Ndereyimana,
ricercatore presso la scuola di dottorato Agrisystem della sede di
Piacenza dell’Università Cattolica, originario del Burundi, riceve oggi il
premio Sustainable Technologies and Cooperation in Food and Agriculture
& UNIDO International Award 2015 all’Auditorium di Cascina
Triulza
Milano, 26 agosto 2015
– La startup dedicata allo sviluppo di una rete capillare di piccoli produttori
agroalimentari nel sub-sahara creata dal ricercatore della Cattolica André
Ndereyimana riceverà oggi a EXPO il “Sustainable Technologies and Cooperation in
Food and Agriculture & UNIDO International Award 2015”, premio attribuito
dalla Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo del Ministero degli
Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Consiglio Nazionale delle
Ricerche (CRN) e UNIDO Italia.
La startup si basa
sulla costruzione di una catena agroalimentare specializzata nella produzione,
nella trasformazione e nella commercializzazione di alimenti di origine animale,
tramite una rete capillare di produttori familiari rurali e peri-urbani. Il
tutto partendo dai dintorni di Bujumbura, capitale di uno degli Stati più poveri
del mondo. «Il nostro
obiettivo per il futuro è ridurre le carenze proteiche nella popolazione del mio
Paese, quindi la malnutrizione dei bambini, delle mamme allattanti e anche di
quelle gravide tramite l’offerta di alimenti trasformati e che rispettino gli
standard di qualità nutrizionale, sensoriale e igienico-sanitaria». André
racconta che l’idea nasce da un’analisi dei bisogni nel territorio, messa a
punto quando era ancora studente.
Nato in Burundi, dove
ha vissuto per 15 anni in guerra, André ha studiato agraria e tecnologie
agroalimentari a Viterbo, ha lavorato nella cooperazione internazionale per 3
anni a livello delle Ong locali in Burundi per poi tornare nella città laziale e
fare il consulente a distanza. Ora sta portando a termine un Phd nella scuola di
dottorato Agrisystem della sede di Piacenza dell’Università
Cattolica.
Alla premiazione
parteciperanno tra gli altri Giuseppe Sala (Commissario Unico Delegato del
Governo per Expo Milano 2015), Pietro Giuliani (Presidente di AZIMUT), Diana
Battaggia (Direttore UNIDO ITPO Italy), Gennaro Monacelli (Capo Innovazione CNH
Industrial) e Cristiano Maggipinto (Direzione Generale per la Cooperazione allo
Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione
Internazionale).Individuare
le migliori tecnologie ed idee innovative nel settore
agribusinessL'iniziativa ha
visto la partecipazione di 150 proposte progettuali provenienti da oltre 30
Paesi di tutto il mondo. Il premio nasce con lo scopo di individuare le migliori
tecnologie ed idee innovative nel settore agribusiness, che possano condurre ad
effetti migliorativi sul piano economico e sociale nei Paesi in via di sviluppo.
La giuria presieduta da Diana Battaggia ha identificato 5 iniziative
progettuali, di cui due per le categorie 'Donne' e 'Under 35', che si sono
distinte per originalità, innovazione tecnologica, sostenibilità e concretezza
dei progetti. Le proposte provenienti da centri di ricerca, startup e aziende
riguardano settori di interesse quali le energie rinnovabili per l'agricoltura,
l'agroindustria, macchine per l'agricoltura, biotecnologie, aumento qualitativo
della produzione agricola, gestione sostenibile delle risorse naturali e
riduzione degli sprechi alimentari.
***
Comunicato stampa Ufficio
stampa
segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone
Expo2015 le Dolomiti secondo l'Unesco
Oggi 22 Agosto 2015 a #Expo #Milano 2015, nello spazio di #IntesaSanpaolo, vanno in scena le #Dolomiti #Unesco con la proiezione del reportage che la Fondazione Dolomiti ha commissionato a Piero Badaloni nel 2013. Il reportage, realizzato con la collaborazione di Fausta Slanzi, fotografia e montaggio di Nicola Berti, consta di sei documentari che illustrano le Dolomiti come le ha intese l'Unesco quando il 26 giugno 2009 le ha iscritte nella Lista dei beni naturali.
Proiezione dalle ore 11.
segnalazione web di Giuseppe Serrone - Turismo Culturale turismoculturale@yahoo.it
In Piazzetta E.R. arrivano Peppone e Don Camillo. Vanno in scena i Comuni della Bassa Reggiana
(ANSA) - REGGIO EMILIA, 21 AGO - Camillo e Don Peppone, interpretati da due figuranti che condurranno un gioco a premi, le "rezdore" con le mani in pasta intente a preparare cappellacci e tagliatelle, e poi ancora laboratori, musiche e balli della tradizione. Sono alcune delle animazioni previste nella Piazzetta Emilia-Romagna da domani a lunedì a cura dell'Unione dei Comuni della Bassa Reggiana (Boretto, Brescello, Gualtieri, Guastalla, Luzzara; Reggiolo, Poviglio, Novellara), che si presenta a Milano al pubblico di Expo coinvolgendolo in un viaggio attraverso l'arte, il cibo, i prodotti locali e la musica di un territorio contrassegnato dalla presenza del "grande fiume", il Po.
L'iniziativa intende valorizzare il marketing territoriale anche in ambito internazionale, mettendo in mostra i punti forti e le tipicità del territorio, che sarà rappresentato dal logo "Terre di Po e dei Gonzaga", ideato con l'obiettivo di identificare gli otto Comuni come terra coesa non solo dal punto di vista amministrativo, ma anche da quello storico, artistico e sociale. Il progetto promosso dall'Unione vuole valorizzare un ecosistema, una tradizione agroalimentare e uno stile di vita.
Un 'unicum' di valori, prodotti e competenze che se da un lato, per sua natura, sfugge ai confini amministrativi, dall'altro si rivela utile a superare i confini culturali, offrendosi come esperienza universalmente comprensibile.
Gli eventi previsti sono numerosi: da 'TacaDanser', un quintetto di fiati che racconterà la Bassa Reggiana attraverso le musiche e i balli della tradizione, a 'Mani in Pasta', show cooking sulla pasta fresca, in particolare verranno realizzati sul momento tortelli di zucca e tagliatelle fatte in casa, a cura di due gruppi di classiche "razdore"; da 'La tigre che c'è in me', trucca bimbi ispirato al pittore Antonio Ligabue e alla sua famosa tigre, a 'Seed Bombs', la preparazione di una "bomba verde", un composto naturale a base di terriccio e semi dei prodotti tipici del territorio della Bassa Reggiana.
Inoltre saranno presenti due figuranti travestiti da Peppone e Don Camillo, e i visitatori potranno partecipare al contest "Quanto pesa la zucca?": ai vincitori saranno consegnati biglietti omaggio per visitare le principali attrazioni del territorio.
L'iniziativa intende valorizzare il marketing territoriale anche in ambito internazionale, mettendo in mostra i punti forti e le tipicità del territorio, che sarà rappresentato dal logo "Terre di Po e dei Gonzaga", ideato con l'obiettivo di identificare gli otto Comuni come terra coesa non solo dal punto di vista amministrativo, ma anche da quello storico, artistico e sociale. Il progetto promosso dall'Unione vuole valorizzare un ecosistema, una tradizione agroalimentare e uno stile di vita.
Un 'unicum' di valori, prodotti e competenze che se da un lato, per sua natura, sfugge ai confini amministrativi, dall'altro si rivela utile a superare i confini culturali, offrendosi come esperienza universalmente comprensibile.
Gli eventi previsti sono numerosi: da 'TacaDanser', un quintetto di fiati che racconterà la Bassa Reggiana attraverso le musiche e i balli della tradizione, a 'Mani in Pasta', show cooking sulla pasta fresca, in particolare verranno realizzati sul momento tortelli di zucca e tagliatelle fatte in casa, a cura di due gruppi di classiche "razdore"; da 'La tigre che c'è in me', trucca bimbi ispirato al pittore Antonio Ligabue e alla sua famosa tigre, a 'Seed Bombs', la preparazione di una "bomba verde", un composto naturale a base di terriccio e semi dei prodotti tipici del territorio della Bassa Reggiana.
Inoltre saranno presenti due figuranti travestiti da Peppone e Don Camillo, e i visitatori potranno partecipare al contest "Quanto pesa la zucca?": ai vincitori saranno consegnati biglietti omaggio per visitare le principali attrazioni del territorio.
Iscriviti a:
Post (Atom)