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Terminata Bit Milano 2024: borsa internazionale del turismo
Grande successo a Milano da domenica 4 a martedì 6 febbraio 2024 per l'appuntamento con la Bit - Borsa internazionale del turismo.
Allestita nei padiglioni dell'Allianz MiCo, la Bit è un'occasione di incontro tra decision maker, esperti del settore e buyer selezionati provenienti dalle aree geografiche a più alto tasso di crescita economica e da tutti i settori della filiera turistica. Per il pubblico dei viaggiatori, la Bit è però soprattutto un'occasione per scoprire luoghi da sogno e magari iniziare a pensare alla prossima vacanza: a promuovere il proprio territorio ci sono regioni italiane e grandi città, destinazioni emergenti o adatte ad un turismo più leisure per chi ama le vacanze outdoor. Attenzione: l'ingresso per il pubblico è solo domenica 4 febbraio a partire dalle 9.30; lunedì 5 e martedì 6 l'ingresso alla Bit 2023 è riservato agli operatori del settore.
Fonte: mentelocale.it
Napoli Capitale Europea dello Sport 2026
“Napoli Capitale Europea dello Sport 2026”: una vittoria frutto dell’illuminata e appassionata sinergia e collaborazione istituzionale tra il CONI Campania, il Comune di Napoli, l'USSI Campania e tutte le istituzioni, sportive e politiche, locali e nazionali, che hanno sposato l’idea di riportare Napoli al centro del movimento sportivo internazionale, appena quattro anni dopo il successo dell’Universiade 2019.
Una scelta arrivata dopo una lunga selezione internazionale che ha visto superare le agguerrite candidate città rivali come la georgiana Tbilisi, fino al testa a testa decisivo con la spagnola Saragozza.
Grazie alla valutazione del report presentato dall’Università di Kosice alla Commissione europea ACES Europe, e dopo la visita in città per gli ultimi sopralluoghi di fine ottobre, del presidente Gianfranco Lupattelli e il segretario generale Hugo Alonso, è stata riconosciuta la validità della candidatura presentata da Napoli e, in particolare, il possesso dei requisiti legati a progetti che seguono i principi etici dello sport.
Tutte le potenzialità della città erano state inserite nel Bid Hoffer, l’elegante dossier di 180 pagine, nel quale erano state raccolte le eccellenze di Napoli: la sua storia, l'arte, le bellezze naturali, la vita sportiva, i suoi grandi campioni, le società centenarie, tutte le infrastrutture sportive indoor e outdoor, gli eventi sportivi nazionali e internazionali in programma, le strutture di accoglienza, le misure per l'integrazione, le pari opportunità attraverso lo sport, soprattutto la grande tradizione di quello paralimpico, la mobilità sostenibile e le azioni per favorire il turismo sportivo, oltre a tanto altro, capace di produrre un impatto sociale, civile e culturale.
Sarà l’occasione per far crescere soprattutto un’immagine dello sport all’insegna del suo valore sociale e educativo, lo sviluppo di una dimensione umana, della sana competizione e della capacità di creare comunità, anche come elemento di richiamo per un turismo speciale e di qualità.
“Napoli è città sportiva da sempre, fin dai tempi della Lampadedromia in onore della Sirena Partenope e delle Isolimpiadi in epoca augustea – ha sottolineato il presidente del CONI Campania, Sergio Roncelli – e vanta, ancora oggi, un'importante tradizione di eventi nazionali e internazionali e la storica presenza di gloriose società sportive, circoli, associazioni private e annovera nelle varie discipline campioni nazionali e olimpici, che nel tempo hanno fatto la storia sportiva di Napoli e dell'Italia. L’attività sportiva in città si sviluppa in grandi e piccole strutture pubbliche e private, indoor e outdoor”.
Un riconoscimento prestigioso che consacra Napoli protagonista assoluta dello sport internazionale, un grande successo e una magica avventura tutta da vivere con entusiasmo, con già un calendario di oltre cinquanta eventi sportivi di respiro internazionale per il 2026.
Don Rosario Accardo, Incaricato diocesano per lo sport di Napoli
Parco Culturale Ecclesiale “Terre della Diocesi di Noto”
Da queste premesse trova realizzazione il Parco Culturale Ecclesiale “Terre della Diocesi di Noto”, cioè un sistema territoriale che promuove, recupera e valorizza, attraverso una strategia coordinata e integrata, il patrimonio liturgico, storico, artistico, architettonico, museale, ricettivo, ludico.
Esso nasce per valorizzare parti di territori caratterizzati da diverse combinazioni di elementi naturali e umani che illustrano l'evoluzione delle comunità locali attraverso la religiosità e le vicende storiche del luogo stesso. Valorizza e promuove tutto il territorio Diocesano creando opportunità lavorative e crescita sociale culturale attraverso il meccanismo dell’Economia sovversiva della Bellezza. Per questo, il PCE intende attivare prassi di economia dove l'interesse non è solo verso sé stessi, ma anche verso gli altri, verso tutti i soggetti con i quali si interagisce: il parco ospita persone e non clienti.
Parco Culturale Ecclesiale – Luogo: sono i luoghi stessi che comunicano le sensazioni che hanno ispirato tanti autori, musicisti, artisti per le loro opere e uomini di fede per le loro testimonianze: il Parco intende far rivivere al visitatore tutto questo elaborando interventi che educano alla bellezza del creato e che favoriscano una conoscenza e valorizzazione dell'ambiente, della storia e delle tradizioni di chi quel luogo lo ha abitato e lo abita.
Parco Culturale Ecclesiale – Sistema: è il sistema territoriale che dapprima recupera e poi promuove e valorizza, attraverso una precisa strategia, il patrimonio storico, artistico, museale, architettonico, liturgico, ricettivo e ludico della Diocesi di Noto. Il nostro è un sistema profondamente radicato nel territorio, e solo così è esso capace di mettere in relazione comunità parrocchiali, monasteri, santuari, aggregazioni laicali ricche di tradizioni e custodi di opere e segni nati dalla fede del popolo.
Parco Culturale Ecclesiale - Tessuto connettivo: un Tessuto connettivo in grado di rendere funzionali spazi aggregativi e ricettivi attorno alle antiche vie di storia, di cultura e di pellegrinaggio.
Parco Culturale Ecclesiale – Interlocutore: il Parco interloquisce non solo con la rete territoriale ecclesiale ma entra in rapporto con le molteplici reti esistenti per dare un volto nuovo al turismo non vendendo un prodotto ma producendo cultura e itinerari di senso, rispondendo così alle esigenze della Fruizione Culturale per l’intero territorio diocesano.
Il PCE condivide i 5 punti salienti del progetto “Bellezza e Speranza per tutti” dell’Ufficio Nazionale della Pastorale del Turismo, Sport e Tempo libero della Conferenza Episcopale Italiana: Valorizzazione, Ospitalità, Accessibilità universale, Creatività, Annuncio.
L'Ente Gestore del parco è la Cooperativa Etica Oqdàny, nata grazie al progetto “Policoro” della Diocesi di Noto nel 2010: essa è una realtà Diocesana che pone l’attenzione nei confronti della disoccupazione giovanile e si colloca nell’ambito della rivalutazione del lavoro come importante dimensione personale e sociale, da cui far scaturire un autentico sviluppo di tutta la diocesi.
Contatti
Dott. Celeste Salvatore, Manager Culturale, Responsabile del Parco Culturale Ecclesiale “Terre della Diocesi di Noto” e Presidente della Cooperativa Etica Oqdany
in turismo.chiesacattolica.it
Il percorso inclusivo del PCE Terre di Florentia
Da oltre un anno sono stato chiamato a collaborare con l’ufficio diocesano fiorentino per il tempo libero, turismo e sport. In particolar modo ho avuto il piacere di partecipare alla nascita del sito internet per il lancio del Parco Culturale Ecclesiale di Terre di Florentia, del quale, da pochi mesi, sono diventato anche il responsabile.
Posso solo affermare che è stata una splendida esperienza perché ho potuto godere in modo privilegiato delle meraviglie architettoniche, pittoriche, scultoree, che compongono il Parco. Un’opportunità unica di visitare e ammirare in Firenze tanta bellezza che compone uno scrigno prezioso di storia e spiritualità che durante i tanti sopralluoghi ho apprezzato con lo stupore del turista che li contempla per la prima volta.
“Terre di Florentia è un vero e proprio progetto di pastorale del turismo - come si legge sul sito - inviandoci incontro a chi abita le nostre strade e non appartiene, o non condivide, la nostra comunità: in questo senso il Parco Culturale Ecclesiale diventa una scelta chiara di “Chiesa in uscita”, in continuità con il cammino sinodale della nostra Chiesa. Nell’accoglienza al turista possiamo esprimere l’amore che sentiamo per l’altro, l’amicizia che ci lega all’altro e farlo con il bagaglio di cultura e bellezza di cui siamo detentori. È l’ora di uscire con fiducia incontro “all’ospite”, senza paura di proporci in nuovi spazi. Questa pastorale è un’azione veramente missionaria che chiede la conversione tanto invocata da Papa Francesco e ricercata anche dalla nostra Diocesi con la scelta del Cammino sinodale. In fondo il cammino che ci siamo dati dopo la visita del Papa a Firenze è per mettere in pratica uno dei principi della Evangeli Gaudium per cui “il tempo è superiore allo spazio” E per questo dobbiamo dare priorità più a “iniziare processi che possedere spazi”. Il turista è l’altro che ci visita, che viene verso di noi, mosso da domande e bisogni che magari non ci intrecciano se non attraverso la Bellezza artistica che la nostra comunità fiorentina ha sempre coltivato”.
Da questa “vocazione” nasce la volontà di condividerla con più persone possibili.
L’idea della nostra proposta è sempre stata quella di mettere al centro la persona, vista non come turista ma come ospite fruitore di un’esperienza. Come si legge dal nostro sito – “è una esperienza fortemente evocativa e generativa. Evocativa, perché il turismo religioso – attraverso esperienze o semplici elementi wow – invita a fare memoria, a ripercorrere la vita rigustandone il senso profondo. Generativa, perché la memoria si trasforma in speranza, in un futuro che si fa possibilità presente di prendere in braccio la vita e portarla su strade inedite di pienezza e di gioia”. (cit. Bellezza e speranza per tutti). Queste esperienze sono chiamate “Wow” e fin dall’inizio le abbiamo suddivise in “Vie di Bellezza” (un cammino alla scoperta dell’autentica Bellezza di luoghi e persone che abitano la nostra terra, capace di accompagnare ogni ospite a trovare il senso profondo del proprio viaggio) e “Bellezza svelata” (ogni ospite sarà accompagnato a comprendere e a stupirsi attraverso la narrazione teologico-artistica che restituisce il messaggio espresso dall’opera d’arte e dalla comunità che la custodisce).
Volevamo andare oltre queste due “strade” cercandone una che fosse ancor più caratterizzata dall’inclusività. Collaboro anche con l’Ufficio Catechistico e con quello della Pastorale delle persone con disabilità, pertanto, sono molto indirizzato verso attività pastorali inclusive. Durante un brainstorming ci è venuta l’idea di usare i cinque sensi per proporre le nostre visite. Ne avevo già parlato con una mia carissima amica, Fernanda Cerrato, conosciuta durante i tanti Convegni della CEI e lei, esperta di Turismo interreligioso interculturale accessibile, aveva condiviso con me un suo progetto mai portato a compimento su qualcosa di molto simile. Essere Chiesa è generare in fraternità idee e condividerle con altri per andare incontro ai fratelli.
L’idea è piaciuta subito a Maria Rita Scibetta, valida collaboratrice del Parco, e alla responsabile delle nostre guide, Paola Palmieri anche lei molto sensibile verso la disabilità. Così è nata l’idea di un percorso chiamato “Sensi d’Arte”. In collaborazione con l’Ufficio diocesano per la pastorale delle persone con disabilità abbiamo lanciato l’iniziativa in concomitanza con la giornata mondiale della disabilità. Sono stati organizzati quattro turni divisi per due pomeriggi proposti a tante associazioni, ecclesiali e non, che si occupano di disabilità e che collaborano già con l’ufficio diocesano in altri progetti. Come abbiamo potuto constatare al termine di ogni visita, l’idea è piaciuta moltissimo.
Questo tipo particolare di visite è stato proposto alle Associazioni del nostro territorio che si occupano di disabilità e che stanno già collaborando con l’Ufficio diocesano per la pastorale delle persone con disabilità, ai Caregivers e ai Siblings. È stato creato un “Kit Sensoriale” per ogni partner del parco Terre di Florentia, contenente tutto il materiale necessario a stimolare i cinque sensi con musica, profumi, sapori, riproduzioni in 3D di opere e materiali vari riguardanti le opere descritte durante la visita; esperienza che così il nostro ospite può vivere a 360 gradi creando una comunicazione differenziata e inclusiva. La Santissima Trinità, fondamento della fede cattolica, si riflette nei nostri cinque sensi. Nella vista, tocchiamo la bellezza divina; nell'udito, ascoltiamo il richiamo spirituale; nel tatto, percepiamo l'amore trinitario; nel gusto, sperimentiamo la comunione; nell'olfatto, respiriamo la presenza divina.
Abbiamo anche proposto questo tipo di esperienza alla conclusione di un corso dell’Ufficio Catechistico e della Pastorale del tempo libero, turismo e sport della nostra diocesi per catechisti, insegnanti di religione, operatori pastorali dopo incontri frontali intitolato “L’arte nella Catechesi”. Abbiamo riscontrato un grande entusiasmo tanto da confermarci che ciò che è pensato per essere inclusivo è utilizzabile ed è apprezzato da tutti i tipi di persone. Ho anche avuto un riscontro positivissimo di una catechista che ha ripresentato a due gruppi della sua parrocchia un percorso simile alla Santissima Annunziata.
Siamo entusiasti di questa proposta che rende il turismo partecipativo e conviviale. Un’esperienza che allarga i propri orizzonti, aprendosi all’altro in un dialogo sincero e accogliente così da portare a casa non più una semplice e sola fotografia di un’opera d’arte ma la memoria impressa nei propri sensi di emozioni, sensazioni con un bagaglio culturale e spirituale arricchito.
Don Stefano Naldoni, Responsabile del Parco Culturale Ecclesiale di Firenze “Terre di Florentia”
turismo.chiesacattolica.it
Dal 4 al 6 febbraio si accendono i riflettori sulla Borsa Internazionale del Turismo, l’unica fiera di settore che parla anche al viaggiatore consapevole (domenica 4 è il giorno aperto al pubblico). Da Kyoto a Cearà, ecco cosa ci aspetta
Secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale del Turismo (UNWTO), resi noti lo scorso novembre, il 2023 ha segnato il ritorno dei viaggiatori stranieri in Italia, meta prediletta in Europa dopo la Spagna. Ma gli italiani dove vanno? In questo 2024 appena iniziato c’è tanta voglia di viaggiare lontano, dalle preoccupazioni e dai pensieri, in cerca di rifugi in cui ricaricarsi. Lo conferma lo studio della piattaforma digitale Booking.com che mostra come il 78% degli italiani si senta “più vitale che mai” durante le vacanze. E addirittura, nel 58% degli intervistati, emerge la voglia “di assomigliare di più alla versione di sé mostrata in vacanza”.
Oriente e Centro America, i nuovi viaggi 2024 sono lontani
Per capire di più sul futuro delle vacanze e delle tendenze del viaggio c’è BIT 2024, la Borsa Internazionale del Turismo, una delle piazze d’incontro più autorevoli del mondo dei viaggi, che torna dal 4 al 6 febbraio tra i padiglioni dell’Allianz MiCo di Milano (facilmente raggiungibile con la linea M5 fermata Portello). Qui, dove dialogano culture e territori diversi, si scopre che è tornato il momento di parlare delle destinazioni a lungo raggio. Dopo le chiusure forzate dovute alla pandemia, per esempio, si viaggia di nuovo a Oriente, con il fascino millenario di India, Cina e Giappone, tra templi e città imperiali, grattacieli e profumi speziati.
Tokyo, in particolare, torna a incantare col suo mix di tecnologia e tradizione che si esprime in quartieri pop, parchi e antiche pagode. Presenti per la prima volta in BIT saranno, poi, i paesi rappresentati dall’Agenzia per il Turismo del Centro America, che affascinano con foreste pluviali, barriere coralline e siti precolombiani di Belize, El Salvador, Guatemala, Honduras, Nicaragua, Panama e Repubblica Dominicana. Senza dimenticare i grandi classici da cartolina tra spiagge bianche, palme e acque trasparenti di oasi tropicali ricche di cultura e natura come Cuba, Bahamas e Madagascar. Ma anche paradisi più vicini come Formentera, Croazia e Tunisia. Per citarne solo alcuni.
Il mondo delle Terme a BIT 2024
Viaggio come sogno, ma anche come fuga dallo stress. Non c’è bisogno di andare lontano per rifugiarsi in una bolla di relax: basta scrollarsi di dosso problemi e preoccupazioni con una giornata di benessere.
Lo sanno bene i 320 centri termali attivi in Italia, il 90% dei quali accreditati al Servizio Sanitario Nazionale. E lo ha riconosciuto anche l’Unesco, che nel 2021 ha inserito nella lista dei Patrimoni dell’Umanità le città del termalismo europeo. Tra queste spicca la storica Montecatini Terme, con le sue architetture liberty e neogotiche, che ha attirato viaggiatori illustri fin dal Settecento. A riprova del crescente interesse verso il wellness tourism è la presenza per la prima volta in BIT 2024 di Federterme-Confindustria. Dal 2 al 4 febbraio, infatti, la manifestazione ospiterà Thermalia by Federterme, una vetrina per oltre trenta espositori del settore benessere, che condivideranno proposte curative e rilassanti, forti delle proprietà benefiche di acque ricche di minerali.
Il turismo responsabile domina BIT 2024
Innovazione, Nuovi Trend e Sostenibilità. Fra i grandi temi declinati in destinazioni e proposte turistiche, a BIT 2024 domina il viaggio consapevole attento all’impatto generato dai propri spostamenti. Definita dall’Unwto, l’Organizzazione mondiale del turismo come “forma di turismo che soddisfa i bisogni dei viaggiatori e delle regioni ospitanti e allo stesso tempo protegge e migliora le opportunità del futuro”, la vacanza responsabile è in armonia con l’ambiente, la comunità e le culture locali. A riconoscersi in questi valori sono sempre più viaggiatori, che si dichiarano influenzati dalla sostenibilità nella scelta delle proprie mete nel 64% dei casi (71 per cento negli under 35) secondo la ricerca condotta da Deloitte in collaborazione con Aiceo, Associazione Italiana Ceo.
Del resto, il turismo slow e attivo è uno dei focus della BIT, che offre tante occasioni di crescita ed esperienza in regioni, borghi e territori vocati al viaggio a passo lento. Qualche esempio? Dai parchi, le tradizioni e le oasi naturalistiche dalla Basilicata alle meraviglie carsiche del Friuli Venezia Giulia. O ancora, gli approfondimenti di talk e convegni da seguire domenica 4 febbraio, la giornata aperta al pubblico, con incontri dal tema “Overtourism, il ritorno: le strategie per evitare gli affollamenti”, “Natura e turismo, la cultura dell’ambiente per una vacanza di benessere” fino a “La nuova mission delle crociere passa dalla tutela ambientale”. Pronti a partire?
viaggi.corriere.it
Turismo. Social e rotte digitali, com’è l’Italia agli occhi del “turista”?
Genova ospiterà il Salone mondiale dei siti Unesco nel 2024
Sarà Genova a ospitare, dal 12 al 14 settembre 2024, il 15° World Tourism Event, salone mondiale del turismo nei siti patrimonio Unesco. La presentazione dell’evento a palazzo Tursi con l’assessore al Turismo del Comune Alessandra Bianchi, il coordinatore scientifico dei Rolli Days e del tavolo cittadino della cultura, Giacomo Montanari, e l’ideatore dell’evento Marco Citerbo: “Abbiamo appena ultimato l’edizione di quest’anno a Torino – ha detto – e siamo pronti per rinnovarci ulteriormente nel 2024, abbiamo già qualche idea per rendere l’edizione ancora migliore”.
L’Unesco World Tourism Event è il il più importante appuntamento mondiale di matching tra domanda e offerta turistica delle città e dei siti patrimonio Unesco. “Credo che sarà l’opportunità per mettere a confronto quelle che sono le best practice dei vari siti sul piano della promozione, della valorizzazione, della sostenibilità e dello sguardo ai giovani – aggiunge Montanari -: essere parte della galassia Unesco è
importante ma ancora più importante è trovare modi concreti per mettere al centro l’aspetto qualitativo e di condivisione tra città e turisti”.
Oltre al tradizionale spazio espositivo dedicato ai siti Patrimonio Mondiale e all’immancabile Workshop B2B riservato a buyer e seller del settore italiani e internazionali, il WTE 2024 prevede anche un ricco calendario di approfondimenti sui temi legati al turismo e alla conservazione, promozione e valorizzazione dei siti patrimonio mondiale. Focus specifici saranno poi dedicati alle scuole del territorio per
sensibilizzare anche le nuove generazioni alla tutela dei beni Unesco.
“Poter ospitare il quindicesimo World Tourism Event contribuisce a consolidare l’importante ruolo conquistato dalla nostra città nel settore turistico anche come destinazione scelta quale sede di prestigiosi eventi – sottolinea l’assessore Alessandra Bianchi – sarà un salone di livello assoluto per qualità e proposte. Un appuntamento nel corso del quale una forte attenzione verrà dedicata ai beni patrimonio mondiale ma anche a tutti gli operatori che desiderano offrire esperienze per vivere in modo completo la loro vacanza a Genova e nei siti Unesco”.
travelnostop.com
I tanti progetti estivi dell’Ospitalità Religiosa
L’estate è alle porte e in molti si stanno ancora organizzando per le ferie. Anche in vacanza, però, si può continuare a pensare al nostro prossimo, magari proprio quello che in vacanza non ci potrà andare. Per esempio, si può soggiornare nelle Case per Ferie e altre strutture religiose di ospitalità.
Ma quali opportunità offre questo mondo particolare dell’ospitalità? Ce ne sono diverse.
Si può fare una VACANZA ETICA, soggiornando in quelle strutture ricettive nelle quali una parte degli introiti, viene utilizzata per progetti a sfondo caritatevole, assistenziale, missionario, sociale o naturalistico. Quindi senza sborsare un euro in più, ci si gode una vacanza sapendo di contribuire ad una società più attenta agli ultimi.
Non mancano le possibilità con l’ospitalità a DONATIVO, soprattutto lungo i cammini, dove è l’ospite a decidere quanto lasciare per il suo soggiorno. In questo modo ognuno è responsabilizzato a considerare l’accoglienza che gli è stata offerta, nei limiti delle sue capacità economiche.
Ce n’è per tutti i gusti ed è sufficiente portare con sé tanta buona volontà.
Come spiega Fabio Rocchi, presidente dell’Associazione Ospitalità Religiosa Italiana, “Una comunità non si scioglie durante l’estate ma, anzi, si rafforza trovando altre modalità per continuare il proprio impegno. Un impegno, quindi, che va in vacanza senza andare in vacanza.”
A Cefalù la Notte Romantica tra ruota panoramica e brindisi
trvelnostop.com
Sabato 24 giugno, il sabato successivo al solstizio d’estate, com’è consuetudine da ormai otto anni i Borghi più belli d’Italia saranno i protagonisti di una serata indimenticabile, dedicata a tutti gli innamorati: la Notte Romantica nei Borghi più belli d’Italia.
Anche Cefalù diventerà la location perfetta per una serata all’insegna del romanticismo e dell’amore. Le bellezze del centro storico con le sue vie, le piazzette, i vicoli, la vecchia Marina e la passeggiata tra gli scogli, ma anche la possibilità di ammirare il cielo stellato nel silenzio di una notte speciale, sarà una occasione irripetibile.
Il programma del Comune di Cefalù prevede:
Ore 18-20 “Sunset Kiss on the wheel”: sali sulla Ruota panoramica sul lungomare di Cefalù con il tuo innamorato/a (prezzo ridotto solo per le coppie e per la Notte Romantica, grazie a HSC Eventi)
Ore 20 Largo Eroi del Mare (terrazza vecchia Marina): “Brindisi degli Innamorati” offerto dall’Amministrazione comunale
“Walking Love”: Passeggiata romantica lungo la scogliera dal Molo al Bastione
Contest #notteromanticaacefalu: fai una foto con l’hashtag in uno degli angoli più romantici del centro storico (piazza Spinola, piazza Crispi, via Caracciolo e Porta Pescara) e tagga @comunedicefalu.
In palio una cena per 2 persone.
La novità della Notte Romantica di quest’anno lo speciale Focus “Flashmob Unplugged”, un invito a tutti i partecipanti che suonano uno strumento a recarsi nei borghi per esibirsi in maniera spontanea suonando la propria musica negli angoli più caratteristici dei borghi.
La manifestazione è organizzata con il patrocinio del Comune di Cefalù e in collaborazione con HSC Eventi.
Secondo Confcommercio, aumenta la voglia di viaggiare: quest'estate la destinazione più scelta resta l'Italia, e in particolare il mare, ma aumenta anche la voglia di mete estere
AGI - Sono quasi 30 milioni, uno in più del 2022, gli italiani tra 18 e 74 anni pronti a partire tra giugno e settembre per uno o più viaggi, in Italia o all'estero, per un totale di quasi 63 milioni di partenze - poco più di 2 a testa - con un volume d'affari complessivamente generato nell'ordine di 45 miliardi di euro. Lo rileva l'Osservatorio Turismo di Confcommercio sulle vacanze degli italiani realizzato in collaborazione con Swg.
Destinazione Italia: il mare occupa saldamente il primo posto con il 24% delle preferenze, qualche punto percentuale meno dell'estate 2022. Le città d'arte sono scelte dal 15% del campione, i piccoli borghi dal 9% e la montagna dall'11%. Riprende quota la domanda turistica verso l'estero. Se nel 2022, 3 italiani su 4 sceglievano esclusivamente mete nazionali, la quota scende quest'anno a circa il 56%, mentre salgono dal 25% al 43% coloro che faranno vacanze sia in Italia che all'estero. Raddoppiano, in particolare, sul 2022, con riferimento ai viaggi di 7 giorni o più, coloro che sceglieranno una meta fuori Europa, con la ricomparsa di destinazioni particolarmente care agli italiani prima del Covid, come Mar Rosso e Stati Uniti.
A dominare le scelte di vacanze oltralpe restano comunque le vicine Francia, Austria e Slovenia, oltre a Spagna, Grecia e Regno Unito. Si aggiunge quest'anno il Portogallo, grazie anche all'effetto mediatico e di attrazione delle giornate mondiali della gioventù di inizio agosto.
Per l'alloggio la preferenza va alle strutture turistico ricettive, ma con qualche distinguo. Le scelgono più della metà dei vacanzieri italiani per i soggiorni più lunghi, optando per un albergo in 4 casi su 10, mentre, per gli short break, lo fanno addirittura 2 su 3, scegliendo pero' in questo caso B&B e alberghi in pari misura.
Campeggi, resort e villaggi vacanza totalizzano complessivamente una media del 20% delle preferenze mentre gli altri soggiorneranno in agriturismi e, soprattutto, in seconde case - di proprietà o in affitto - o da amici e parenti. A fronte di un incremento medio dei costi dei servizi prettamente turistici nell'ordine del 12% rispetto allo scorso anno - con punte più alte sui trasporti, dove il 28% degli intervistati riscontra aumenti superiori al 30% - gli intervistati dichiarano mediamente di mettere a disposizione, per le vacanze tra giugno e settembre, un budget di circa 1.130 euro ciascuno, il 10% in più dello scorso anno: 920 euro per le partenze in agosto, 560 a giugno e 700 per quelle tanto di luglio quanto di settembre. "Quasi 30 milioni di italiani in viaggio quest'estate e un record di stranieri che visitano l'Italia, superando i valori del 2019, fanno del turismo il motore principale della nostra economia", commenta il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli. "Riqualificare dunque le strutture - aggiunge - e migliorare la formazione per sostenere le imprese della filiera turistica è l'investimento prioritario per creare nuova occupazione e rafforzare l'intero sistema Paese".
L'evento. Papa Francesco incontra gli artisti nella Cappella Sistina
L'iniziativa conferma il ruolo del dicastero per la Cultura e l'Educazione come promotore delle relazioni tra la Santa Sede e il mondo della cultura, «privilegiando il dialogo come strumento indispensabile di vero incontro, di reciproca interazione e di arricchimento, affinché i cultori delle arti, della letteratura e della Cultura, in ogni sua forma, si sentano riconosciuti dalla Chiesa come persone al servizio di una sincera ricerca del vero, del bene e del bello».
Il prefetto del dicastero, cardinale José Tolentino de Mendonça, afferma che «abbiamo bisogno di rilanciare l'esperienza della Chiesa come amica degli artisti, interessati alle domande che la contemporaneità ci pone (tanto quelle attuali, pressanti di drammaticità, come quelle così visionarie che indicano nuovi futuri possibili) e disponibili a sviluppare un dialogo più ricco e una crescita della comprensione reciproca». L'evento è organizzato in collaborazione con il Governatorato vaticano, i Musei Vaticani e il dicastero per la Comunicazione.
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