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Notizie Turismo Culturale




"È fragile", l'allarme sul teatro greco di Siracusa

AGI - Undici associazioni culturali ed ambientaliste, tra cui Italia Nostra, hanno scritto all'Unesco ed all'Ufficio beni culturali del ministero della Cultura per lanciare l'allarme sulle condizioni del Teatro greco di Siracusa. Secondo quanto emerge nella lettera-denuncia, il rischio è dettato dall'"uso eccessivo del monumento come contenitore teatrale, incompatibile, per durata e modalità, con l'attuale stato di conservazione". Il riferimento è alla recente stagione dei concerti pop e rock, tenutasi nell'antica cavea che ha ospitato 12 stelle della musica italiana: questi spettacoli, a parere delle associazioni, avrebbero sottoposto a stress un sito molto fragile.

"Il Teatro è scavato in una calcarenite tenera e porosa", un "fango carbonatico litificato di origine marina che presenta una porosità molto elevata dal 20 al 30%" secondo la definizione del professor Lorenzo Lazzarini, esperto petrografo dell'Università di Venezia, che ha lanciato ripetuti allarmi sullo stato del monumento" spiegano le associazioni, per cui, "tra decibel, spettatori di tipologia ben diversa da quella degli abituali estimatori delle tragedie classiche e la copertura protratta nel tempo i danni alla fragile struttura ossea del monumento rischiano di essere enormi".

 Inoltre, nell'analisi delle associazioni "le vicende storiche, visto che il monumento è stato per alcuni secoli sede di mulini ad acqua, con conseguente continuo ruscellamento di acqua su tutta la cavea e le condizioni ambientali, tra cui le escursioni termiche, l'erosione eolica e la vegetazione, generano una situazione di intrinseca fragilità, che si rivela nella percepibile accelerazione del processo di degrado naturale" Il Teatro greco ospita ogni anno le rappresentazioni classiche, organizzate dalla Fondazione Inda: questi eventi, secondo le associazioni, hanno un loro peso sulla tenuta dell'antica cavea. "Da poche rappresentazioni si è passati a rappresentazioni giornaliere, da un mese di svolgimento a più di due mesi, dalla cadenza quadriennale a quella biennale e infine, negli anni novanta, alla cadenza annuale. Cosi' anche per le scenografie: da pochi elementi leggeri e facilmente manovrabili si è passati a installazioni sempre più impegnative e pesanti, che per di più vengono montate e smontate praticamente ogni giorno per la durata di due mesi, dal momento che le diverse opere rappresentate si alternano giornalmente, con effetti di pesante e continuo attrito".

Per questo motivo, le associazioni chiedono all'Unesco, "nell'ambito della funzione di controllo che puo' e deve esercitare sullo stato dei beni oggetto di Dichiarazione Unesco, di voler intervenire per valutare la congruità dell'attuale uso del Teatro con le esigenze della tutela, per come prescritto dalla normativa nazionale vigente e ribadito dalla stessa "Carta di Siracusa per la conservazione, fruizione e gestione delle architetture teatrali antiche". 

La riproduzione è espressamente riservata © Agi 2023

Informazione sociale con notizie aggiornate per l'emergenza sanitaria e tanto altro ancora


Eurostat: oltre 3,2 miliardi di notti passate in Ue nel 2019: scettro a Spagna, Italia quarta



Nel 2019 il numero di notti trascorse in alloggi turistici nell’Unione europea avrebbe raggiunto oltre 3,2 miliardi, in aumento del 2,4% rispetto al 2018. È la fotografia fatta da Eurostat che traccia una prima stima precisando che dal 2009 c’è stato un costante aumento del numero di notti trascorse in strutture di accoglienza turistica nell’Ue e questa evoluzione è imputabile ad un aumento delle notti trascorse dai non residenti nel paese visitato.
Nel 2019, la Spagna (469 milioni di notti, +0,5% rispetto al 2018) ha mantenuto il primo posto, davanti alla Francia (446 milioni, +0,8%), Germania (436 milioni, +4,0%), Italia (433 milioni, +0,9%) e Regno Unito (375 milioni, +5,7%).
Secondo queste prime stime il numero di notti trascorse in alloggi turistici nel 2019 è cresciuto in quasi tutti gli Stati membri. I maggiori aumenti sono stati osservati in Slovacchia (+12,6%) e Lituania (+10,0%), seguiti dai Paesi Bassi (+6,8%), dal Regno Unito (+5,7%) e dalla Romania (+5,6%). Gli unici cali sono stati registrate in Grecia (-3,0%) e Malta (-2,7%).
Nell’Ue, il numero di notti trascorse in alloggi turistici da residenti è cresciuto allo stesso ritmo (+2,4%) tra il 2018 e il 2019 rispetto a quelli trascorsi da non residenti (+2,4%).
Quasi tutti gli Stati membri dell’Ue hanno registrato un aumento del numero di notti turistiche trascorse dai residenti, con i maggiori aumenti registrati in Slovacchia (+15,1%), Cipro (+13%), Croazia (+10%), Lituania (+9,9% ) e Malta (+9,2%).
Analogamente, il numero di pernottamenti turistici trascorsi da non residenti è aumentato nella maggior parte degli Stati membri dell’Ue, con i maggiori aumenti registrati nel Regno Unito (+19,2%), Paesi Bassi (+10,6%), Lituania (+10,0%) e Slovacchia (+8,4%).
All’interno degli Stati membri dell’Ue, la maggior parte delle notti trascorse dai residenti è stata registrata in Romania (83% del totale delle notti trascorse), Germania e Polonia (entrambe l’80%) e Svezia (75%).
Al contrario, le maggiori quote di notti trascorse da non residenti sono state registrate a Malta (95% del totale delle notti trascorse), Cipro (94%), Croazia (92%) e Lussemburgo (88%).
travelnonstop.com

Fondi Ue: turismo e nautica green, indagine su opportunità


Saranno presentati in occasione di Versilia Yachting Rendez-vous 2019, in programma a Viareggio dal 9 al 12 maggio, i risultati della prima fase di Action (Attivazione cantiere transfrontaliero per l'inserimento occupazionale), incentrata su un'indagine presso le imprese del turismo e della nautica per far emergere le opportunità di mercato e le competenze necessarie per uno sviluppo 'green' delle stesse aziende.

Action è un progetto di Interreg Italia-Francia Marittimo 2014-2020 - Programma transfrontaliero cofinanziato dal Fesr, Fondo europeo per lo sviluppo regionale - con capofila il comune di Capannori da sempre impegnato in materia di ambiente e sviluppo sostenibile. Si propone come strumento di ricerca e di appoggio a tutte le aziende delle filiere del turismo e della nautica che abbiano già mostrato sensibilità verso il tema della sostenibilità ambientale. Il progetto si sviluppa nell'arco di tre anni. Dopo un'iniziale fase di indagine tra aziende italiane e francesi di Toscana, Sardegna, Liguria, Corsica e Regione Paca, prevede la creazione di una Rete transfrontaliera di soggetti specializzati che sperimenti e attivi pacchetti di servizi di accompagnamento (tutoring e coaching), rivolti a imprese e persone, per la formazione di nuove figure professionali capaci di fornire, anche in forma autoimprenditoriale, le competenze necessarie per l'implementazione di soluzioni di economia circolare. I servizi saranno fruibili anche attraverso un 'market place' accessibile mediante apposita piattaforma web. Una serie di cantieri occupazionali, attivati nei vari territori, ascolteranno le esigenze delle aziende, fornendo un aiuto concreto attraverso laboratori, attività di scouting e facendo da tramite con i centri di ricerca scientifica.
ansa

Fujitsu terrà alcune dimostrazioni delle sue nuove etichette di lino RFID lavabili “super sottili” all’evento EXPOdetergo, la 18° Mostra internazionale che si svolgerà a Milano

Risultati immagini per fujitsu
Fujitsu Frontech North America Inc., società leader nello sviluppo di innovative tecnologie e soluzioni front-end, ha annunciato oggi che Fujitsu ha sviluppato una nuova linea di etichette UHF RFID lavabili con una larghezza di soli 7 millimetri, ovvero del 30% più piccole rispetto alle attuali etichette, che ne agevola l’inserimento nelle cuciture di articoli di abbigliamento lavabili. Fujitsu presenterà in anteprima le nuove etichette “super sottili”, insieme alle sue etichette di lino WT-A533L e alle sue etichette per abbigliamento WT-A533L , all’evento EXPOdetergo, la 18a Mostra internazionale, nel Salone 1, stand n. V10, dal 19 al 22 ottobre 2018 presso il Centro convegni di Fiera Milano, a Milano, Italia. Le etichette di lino RFID lavabili “super sottili” di Fujitsu dovrebbero divenire disponibili nel primo trimestre del 2019.
“Fujitsu sviluppa soluzioni RFID da oltre 20 anni. I nostri team addetti all’ingegnerizzazione e alla progettazione possiedono un sofisticato portafoglio di proprietà intellettuale per quanto concerne l’ingegnerizzazione, la progettazione e l’ottimizzazione di antenne” ha affermato Michi Sugawara, Presidente e Direttore generale di Fujitsu Frontech North America Inc. “L’abbinamento tra questo know-how e le nostre competenze in materia di sistemi per la produzione ad alto volume completamente automatizzata permette a Fujitsu di superare ostacoli che per altre aziende potrebbero essere insormontabili.”
Oltre al nuovo design per antenne, la nuova etichetta di lino super sottile esibisce un nuovo e sofisticato design meccanico che garantisce una maggior durevolezza negli ambienti delle tintorie industriali. I clienti potranno effettuare la lettura simultanea di centinaia, se non addirittura migliaia di articoli sfusi con una densità di lettura di merci sfuse molto elevata. La lettura di articoli sfusi rende possibili processi automatizzati più snelli e ad alta velocità, una riduzione significativa del costo del lavoro e un accrescimento del rendimento complessivo sull’investimento.
Informazioni su Fujitsu Limited
Fujitsu è la società di tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) più prestigiosa del Giappone e fornisce una gamma completa di prodotti, soluzioni e servizi. Approssimativamente 140.000 dipendenti di Fujitsu forniscono assistenza a clienti in più di 100 Paesi diversi. Ci rifacciamo alla nostra esperienza e sfruttiamo il potere delle nostre tecnologie dell’informazione e della comunicazione per plasmare il futuro della società insieme ai nostri clienti. Fujitsu Limited (TSE: 6702) ha dichiarato un utile consolidato di 4,1 bilioni di yen (39 miliardi di dollari statunitensi) per l’esercizio terminato il 31 marzo 2018. Per ulteriori informazioni si prega di visitare www.fujitsu.com.
Informazioni su Fujitsu Frontech North America Inc.
Fujitsu Frontech North America Inc. (FFNA) fornisce soluzioni IT incentrate sulle esigenze del mercato che permettono ai clienti di concretizzare i loro obiettivi commerciali per mezzo di un portafoglio integrato di soluzioni per il self-checkout e la gestione di valute e tecnologie per chioschi, dispositivi mobili, RFID e per l’autenticazione biometrica. FFNA fornisce soluzioni specialistiche destinate ai settori manifatturiero, della vendita al dettaglio, sanitario, governativo, dell’istruzione, dei servizi finanziari, aziendale e delle comunicazioni in tutto il Nord America. La sede generale di FFNA, ospitante le operazioni aziendali e le attività di sviluppo dei prodotti, è ubicata al seguente indirizzo: 27121 Towne Centre Drive, Foothill Ranch, California 92610, Stati Uniti.
Diritti d’autore 2018 Fujitsu Frontech North America Inc. Tutti i diritti riservati. Fujitsu e il logo di Fujitsu sono marchi commerciali o marchi commerciali registrati di Fujitsu Limited negli Stati Uniti e in altri Paesi. Tutti gli altri marchi commerciali sono di proprietà dei rispettivi titolari. Le dichiarazioni quivi contenute sono basate sulle normali condizioni operative e non sono da intendersi quali garanzia implicita di commerciabilità o idoneità a scopi particolari. Fujitsu Frontech North America Inc. si riserva il diritto di modificare in qualsiasi momento e senza alcun preavviso le suddette dichiarazioni, i propri servizi, prodotti, garanzie e specifiche prestazionali.
Il testo originale del presente annuncio, redatto nella lingua di partenza, è la versione ufficiale che fa fede. Le traduzioni sono offerte unicamente per comodità del lettore e devono rinviare al testo in lingua originale, che è l'unico giuridicamente valido.
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Fujitsu Frontech North America Inc.
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+1 (949) 454-7270
ffna.pr@us.fujitsu.com
ansa
segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone - Turismo Culturale turismoculturale@yahoo.it

Expo, Sala: spero no rinvio a giudizio

Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha partecipato all'inaugurazione dell'anno giudiziario della Corte dei conti, la cui procura generale sta indagando su di lui, per un presunto danno erariale nell'ambito degli appalti del verde di Expo. "Credo che questo dipenda dalle indagini avviate dalla procura generale, quindi non è una notizia sorprendente - ha commentato Sala arrivando alla cerimonia -. La mia posizione è quella che porteranno avanti i miei avvocati e sarà simile nei due casi". A Expo "abbiamo fatto un affidamento diretto a Mantovani dopo aver avuto un parere tecnico esterno dalla società MM, che ci ha dato un prezzo - ha spiegato - e Mantovani ci ha garantito anche uno sconto". "Però lo ripeto, io faccio il mio mestiere e starò in attesa del giudizio - ha concluso -. Spero di non venire rinviato a giudizio, ma se così fosse sarò ovviamente pronto ad affrontare la questione".
   
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Made expo, edilizia del futuro antisismica e sostenibile

Da mercoledì 8 a sabato 11 marzo nel polo espositivo di Fiera Milano il salone internazionale biennale del progetto e delle costruzioni con oltre 1.400 espsitori. Il ministro Graziano Delrio all'inaugurazione
Il mondo dell'architettura e dell'ediliza in primo piano a Made expo, il salone internazionale biennale del progetto e delle costruzioni da mercoledì 8 a sabato 11 marzo nel polo espositivo di Fiera Milano con circa 1.400 espositori, 4 saloni specializzati, otto eventi speciali, appuntamenti e convegni e la presenza di oltre 200 delegazioni estere provenienti da più di 25 Paesi.
Edizione 2017 che apre i battenti alla presenza del ministro alle Infrastrutture e ai trasportiGraziano Delrio, del governatore della Lombardia Roberto Maroni, di AngeloRughetti, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e del sindaco di Milano Giuseppe Sala con Roberto Snaidero, presidente di Made expo e Emanuele Orsini, presidente di FederlegnoArredo.
Fiera che si presenta con solo come appuntamento di business fra professionisti e aziende, ma anche come “luogo di conoscenza” diretta perché permette di scoprire e conoscere tutte le novità della produzione fra ricerca, innovazione, tecnologia per costruire, recuperare e ristrutturare in modo sostenibile, efficiente e sicuro. A partire dai tempi legati all'ultimaemergenza terremoto e al dopo emergenza, alla riqualificazione e rigenerazione deicentri urbani e degli edifici a partire dalle periferie. E del post terremoto e della nuova edilizia antisismica si parla dopo l'inaugurazione a convegno Casa Italia: oltre l’emergenza, una visione per il futuro – ore 14,30 Pad.1 – con Giovanni Azzone, project manager di Casa italia, Giuseppe Cappochin, presidente del Consiglio nazionale architetti, Giorgio Zampetti, responsabile scientifico di Legambiente, Armando Zambrano, presidente del Consiglio nazionale ingegneri.
I saloni propongono una visione “multi – specializzata” del settore su materiali, sistemi di costruzione, serramenti, involucro finiture, superfici e progettazione nei suoi 4 saloni.

Made costruzioni materiali (padiglioni 6-10)
Presenta soluzioni costruttive e tecnologie innovative, materiali performanti, attrezzature all’avanguardia per un’edilizia sostenibile e sicura. Di scena sistemi costruttivi e strutture in legno, laterizio, calcestruzzo e acciaio, materiali, manufatti, prodotti per impermeabilizzazione, isolamento, protezione, risanamento e rinforzo strutturale, colore e pitture, sistemi di misura, prova e controllo, soluzioni per il cantiere e per la sicurezza.
Made involucro e serramenti (padiglioni 1-2-3-4)
Rappresenta la filiera serramenti, tende, sistemi di oscuramento, protezione, involucro edilizio e coperture che parte dalle macchine per la lavorazione dei serramenti in tutti i materiali (legno, alluminio, pvc) per arrivare ai prodotti finiti più innovativi.
Made interni e finiture (padiglioni 5-7)
Propone soluzioni ad alta qualità e prodotti innovativi in tema di pavimenti, rivestimenti, porte, maniglie e accessori, controsoffittature, partizioni interne, pareti attrezzate, scale e finiture. Un incontro tra design, tecnologia e ricerca per tutti gli addetti ai lavori: progettisti, interior designer, contractor e distributori rivenditori nazionali e internazionali.
Made software tecnologie e servizi (padiglione 10)
Presenta le ultime novità in ambito software, dalla progettazione e calcolo strutturale alla progettazione architettonica ed ingegneristica, e del Bim. E poi stampanti 3D, realtà aumentata ed altre tecnologie e servizi innovativi funzionali a progettare, costruire e gestire edifici e ambienti.

Tutte le informazioni su www.madeexpo.it
fonte: ilgiornale.it

Expo Milano 2015 è stato un affare, ma non per tutti.


Almeno a distanza di tempo. In casa Nh, catena albeghiera spagnola ma a controllo cinese, hanno fatto i conti e il consuntivo 2016 lascia intravvedere qualche difficoltà: “l’Italia – si legge in una nota del gruppo – mostra una flessione del fatturato comparabile per camera disponibile (Revpar) pari al -5,9% dovuta all’assenza nel 2016 dell’Expo Milano. Come conseguenza di tale fatto congiunturale, il fatturato è sceso del 2,8%, raggiungendo quota 248,6 milioni”. “Un risultato atteso – commenta Chema Basterrechea, top manager Nh Italia – rettificando l’impatto dell’Expo nel 2015, la crescita del fatturato sarebbe stata del 4,9%, l’Ebitda ha raggiunto quota 41,9 milioni. Avevamo previsto questo scenario ora s apre una fase nuova”. Nh a livello complessivo di gruppo conferma che prosegue la crescita positiva del fatturato complessivo del gruppo negli ultimi anni, con un incremento del 5,7% rispetto al 2015: fatturato complessivo a quota 1.475 milioni nel 2016, 79 milioni in più rispetto all’esercizio precedente, guidato dall’ottima performance nel corso dell’anno di mercati come la Spagna (+13,5% ) o l’Europa centrale (+7,8%). Il Benelux, che ha aumentato i ricavi del 2,5%, l’America continua a riflettere un trend molto positivo in valuta locale su tutti i mercati (+26,6%), pur influenzato negativamente dal cambio. La strategia di gestione dei prezzi attuata nel corso dell’anno ha contribuito ad ottenere un aumento del ricavo medio per camera disponibile (Revpar) del 5,8%, dovuto principalmente ad un aumento dei prezzi pari al 4,6% e dell’occupazione dell’1,2%. Nel 2016 l’Ebitda +21% a quota 181 milioni, guidato da un aumento di marginalità che migliora di +1,6 punti percentuali al 12,3%. Nel frattempo, il risultato netto delle attività ricorrenti presenta un profitto positivo per la prima volta dal 2008, pari a 11 milioni. Compresa l’attività di natura non ricorrente, questa cifra aumenta fino a 31 milioni di utile netto totale, 30 milioni in più rispetto all’anno 2015. E per il 2017? Alla fine di gennaio, il cda ha approvato all’unanimità la nomina di Ramon Aragonés  a Ceo. La società prevede di raggiungere un obiettivo pari a 220-225 milioni di Ebitda.
ilsole24ore

Confturismo-Piepoli, arte traina turismo Toscana, Lazio e Lombardia sono in cima alle preferenze


 Cambiano le stagioni, cambia la durata del viaggio ma nel turismo italiano rimane la grande certezza della forza d'attrazione sui turisti del patrimonio artistico e culturale. La nuova conferma arriva dalla rilevazione mensile di da Confturismo-Confcommercio in collaborazione con l'Istituto Piepoli: l'indice di fiducia dei viaggiatori italiani continua a crescere fino a a raggiungere nel mese di febbraio un valore pari a 64 punti e nei prossimi tre mesi la motivazione di viaggio principale rimane quella di visitare musei, monumenti o mostre. L'Italia continua a rimanere la meta preferita per quasi quattro italiani su cinque e Toscana, Lazio e Lombardia sono in cima alle preferenze.
    "Il turismo artistico e culturale - dice il presidente di Confturismo-Confcommercio, Luca Patanè - continua ad essere in cima alle preferenze degli italiani e per tale ragione è bene valorizzare sempre di più questo nostro patrimonio italiano".
    I prossimi mesi sono caratterizzati da vacanze relativamente corte, in media 3,4 notti per viaggio, in leggera diminuzione rispetto all'ultima rilevazione. Oltre un italiano su due, che viaggerà nel prossimo trimestre, trascorrerà fuori casa 3 notti o più.
    A livello di mete estere che gli italiani vorrebbero visitare nel 2017, la Spagna è in testa alle preferenze, con circa il 15%. In seconda posizione ci sono gli Stati Uniti, seguiti dal Regno Unito, Francia e Grecia.
    In termini di turismo ricettivo, gli italiani pensano che l'arrivo del presidente Donald Trump alla Casa Bianca possa portare ad una diminuzione del flusso di turisti americani nel nostro Paese.

ansa

Milano schiera l'Expo del bello



Dopo l’Expo, l’Expo del bello. Era l’annuncio atteso dal premier Renzi all’inaugurazione delle sfilate milanesi di settembre, è arrivato oggi. Da settembre 2017 il capoluogo lombardo riunirà tutta l’offerta della moda e del lusso italiani, non solo i marchi che sfilano in passerella, ma anche gli occhiali, le calzature, le borse, gli accessori, in una grande kermesse che mostri al mondo le grandi capacità italiane. La risposta alla sfida delle capitali internazionali, da Parigi a Londra a New York.

Il protocollo è stato firmato oggi nel comitato per la moda, presidente il ministero dello Sviluppo economico, l’Ice e il Comune di Milano, oltre ai rappresentati del comitato. «Un passo senza precedenti — lo ha definito il sottosegretario Ivan Scalfarotto — per il lavoro comune di una grande e articolata realtà produttiva che è anche un potente fattore identitario dell’Italia nel mondo».

Il settore moda allargato rappresenta il 14% dell’export italiano ed è cresciuto del 3% nel corso del 2015. «L’Italia è l’unico Paese al mondo a ospitare la filiera nel suo insieme, dal filato ai tessuti, dalle confezioni all’accessorio. Un’imponente sintesi di talento creativo, eredità e memoria, innovazione e positiva contaminazione. Eccellenze e primati di cui siamo orgogliosi e che dobbiamo valorizzare, rendendo Milano il crocevia di una convergenza creativa senza eguali».

Non sarà facile, perché significa spostare eventi che avevano un proprio calendario, per far sì che tutti si armonizzino. Ma le diverse associazioni hanno già risposto, come si è visto con lo spostamento a luglio da settembre di Milano Unica, il grande salone del tessile italiano. «L’obiettivo è quello di imprimere una decisa accelerazione all’internazionalizzazione del settore, tale da permettergli di esprimere ancor meglio e più compiutamente le sue immense potenzialità. Per fare questo si vuole rendere Milano, a partire dal prossimo settembre 2017, in occasione delle Settimane della Moda donna, il place to be per tutti gli operatori del settore nel mondo. Un impegno — spiega il comunicato del Mise — che prevede la contemporanea presenza in quel periodo nel capoluogo lombardo di tutte le rassegne fieristiche e mercati o di showcase per quei segmenti della filiera che svolgono le loro rassegne in sedi diverse da Milano o in altri periodi dell’anno, così da mostrare per intero ed in modo compiuto la ricca ed articolata realtà di cui disponiamo».

Il protocollo sottoscritto prevede fra l’altro, il potenziamento del sistema sfilate, soprattutto per la donna; il coordinamento e la razionalizzazione di tutto il polo fieristico di settore; il coinvolgimento delle istituzioni e degli enti che hanno interesse a promuovere Milano, a partire dal Comune, anche mediante l’organizzazione di eventi aperti che valorizzino la città e le sue infrastrutture.

corriere.it

Expo Gate, al via lavori di smantellamento. L'opera era costata 3 milioni, oscurava la vista del Castello

(ANSA) - MILANO, 25 OTT - Sono iniziati oggi i lavori di smantellamento di Expo Gate la struttura provvisoria che a Milano ha ospitato nel semestre espositivo eventi e incontri dedicati all'esposizione universale. Le due piramidi, che si trovano in largo Cairoli a due passi dal Castello sforzesco, non sono state smantellate alla fine di Expo, lo scorso novembre, su richiesta della Triennale di Milano, che le ha utilizzate per ospitare un punto informazioni della XXI Esposizione internazionale di design. Oggi sono arrivate le ruspe per iniziare a smontare la struttura esterna, mentre gli interni sono stati smontati nei giorni scorsi. L'opera, criticata da molti perché oscurava la vista del Castello, è costata 3 milioni di euro.
   
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Kazakistan, verso il ‘verde’ Expo 2017 di Astana

Centosettantaquattro ettari di superficie. Tremila eventi. Cinque milioni di visitatori attesi da circa un centinaio di paesi. Ecco alcuni numeri sull’Expo di Astana 2017, la prossima esposizione universale che dal 10 giugno al 10 settembre avrà luogo nella capitale del Kazakistan. Negli ultimi 15 anni questo Paese – ponte tra Europa e Asia – ha migliorato molto la sua economia e soprattutto creato maggiori garanzie e facilitazioni per gli investimenti stranieri, sul piano dei servizi, degli sgravi fiscali e della semplificazione della burocrazia. Ma “il Kazakistan sta ancora crescendo“, come ha spiegato il primo segretario dell’ambasciata del Kazakistan Almasbek Zhumadilov, intervenuto nella serata di ieri in occasione della presentazione dell’Expo kazako, nell’ambito della prima giornata del Festival della Diplomazia, a Roma.
Questo paese “sta cercando di diversificare la propria economia- ha proseguito il primo segretario- Anche per questo il governo sostiene progetti di sviluppo in vari settori, tra cui le infrastrutture, l’imprenditoria, lo sfruttamento delle energie alternative, cercando al contempo di attrarre gli investitori”. In questa volontà si inserisce l’Expo 2017 di Astana – che punta a migliorare i rapporti economici, strizzando anche un occhio all’ambiente. Tema di questa edizione sarà infatti ‘Future energy‘, ossia l’energia del futuro. Il Kazakistan è il primo paese al mondo per varietà e ricchezza dei giacimenti energetici – con 80 milioni di barili all’anno, figura tra i principali produttori di petrolio, ma estrae anche metalli preziosi come oro e argento, minerali come l’uranio, altri metalli come il rame e il piombo, e infine sostanze naturali tra cui il carbone. Chi altri poteva dunque incoraggiare una riflessione comune sull’approvvigionamento energetico consapevole. In particolare, tre gli obiettivi proposti: abbattere le emissioni di gas serra nell’ambiente, evitare gli sprechi razionalizzando l’impiego di energia, e infine garantire approvvigionamento energetico per tutti, in quanto riconosciuto come un diritto fondamentale.
L’area attrezzata per ospitare l’appuntamento fieristico occupa una superficie di174 ettari, in cui 5 mila metri quadrati sono dedicati a una costruzione unica al mondo: una sfera – del diametro di 80 metri – dedicata al padiglione del Kazakistan, che racchiude in sé “l’essenza stessa del popolo kazako”. Il suo scopo, “esplorare la cultura ancestrale e inviare un messaggio alle generazioni future”, presentando “una visione alternativa delle ricche risorse naturali”, incentrato su “un nuovo modello di sviluppo fondato sui principi della green economy”. Inoltre l’imponente costruzione ospiterà il Museo del futuro, l’opera simbolo di questo Expo 2017, che vuole dimostrare che progetti innovativi e audaci possono combinarsi con l’efficienza energetica. E’ dunque un chiaro richiamo al tema principale della fiera. I visitatori al suo interno “godranno di un’esperienza unica”, grazie agli “effetti speciali e ai giochi architettonici” presenti all’interno della Sfera. Costruzione che poi, una volta terminato la 93 giorni di eventi, sarà mantenuto quale “testimonianza culturale”.
Non potevano mancare altri padiglioni legati al tema cardine della fiera: ‘World of energy’ ricorda che “l’energia è fonte di forza. Un impiego efficiente è la chiave verso uno sfruttamento sostenibile”. Poi ‘Energy for life’, che sottolinea come “la trasformazione dell’energia in potere è nelle mani dell’umanità” e che il segreto per l’efficienza energetica risiede “nella pianificazione urbana, nei trasporti e nelle costruzioni”. ‘Energy for all’ ci riporta sul piano etico: “L’accesso alle fonti energetiche è un diritto per ogni cittadino del pianeta“. Infine, ‘My future energy’, che richiama l’importanza di questo bene nella vita di tutti i giorni, e cerca di trasmettere il senso di un uso responsabile, che eviti i consumi in eccesso. Non lontano dal complesso fieristico sono stati costruiti anche una stazione ferroviaria e un nuovo terminal aeroportuale, per consentire ai visitatori “di arrivare rapidamente e in tutta comodità”.
di Alessandra Fabbretti, giornalista in dire.it

Expo 2017 sfida per il Made in Italy


Roma - L'Expo 2017 che aprirà i battenti il prossimo 10 giugno ad Astana, in Kazakistan, è una "sfida notevole" ma anche una "grandissima opportunità" per le aziende italiane che vogliono presentarsi sul mercato euroasiatico. E' il messaggio lanciato dall'ambasciatore italiano ad Astana, Stefano Ravagnan, parlando all'AGI in vista della "scadenza del 10 novembre per le manifestazioni di interesse da parte delle imprese a partecipare al Padiglione Italia".


Fervono i lavori, dopo che alla fine di luglio l'Italia ha ufficialmente firmato l'adesione all'esposizione universale dedicata alle energie rinnovabili che per tre mesi animerà la capitale kazaka. Della prossima esposizione universale ad Astana, intitolata "Future Energy", si è parlato anche a Roma, nell'ambito del Festival della Diplomazia. L'ambasciata kazaka nella capitale ha infatti aperto le sue porte per illustrare i modelli di business e i progetti per l'Expo 2017. Come è stato sottolineato, il Kazakistan è un Paese leader nella regione in termini di stabilità e crescita e ha avviato una serie di riforme per migliorare il clima per gli investimenti, operando sul sistema legale, introducendo un codice per le imprese, misure fiscali e piattaforme interattive. Astana sta facendo tutti i passi necessari per ospitare un tale evento, con 104 Paesi confermati finora, 17 organizzazioni internazionali e 82 contratti firmati con i partecipanti.

Tra questi, l'Italia che tramite l'ambasciata ad Astana, insieme agli uffici Ice ad Almaty e a Roma, è impegnata nella realizzazione del Padiglione Italia che coprirà una superficie di 900 mq, dedicata sia alla parte espositiva che ai servizi. "C'e' tempo fino al 10 novembre per le manifestazioni di interesse a partecipare", ha ricordato Ravagnan, commissario generale per l'Italia all'evento, rivolgendosi a "soggetti pubblici e privati che operano nel settore dell'energia, come istituti, centri di ricerca, aziende, che possono farsi avanti grazie a un modulo che si trova sia sul sito dedicato all'Expo dell'Ice che su quello dell'ambasciata". Parallelamente, "stiamo lavorando alla parte architettonica, per arrivare alla proposta di design da presentare agli organizzatori kazaki. Una volta accettata, si farà la gara per l'allestimento". "Come tutti i grandi eventi, l'Expo2017 è molto impegnativo, ma sono abbastanza ottimista, spero che ci siano da parte italiana presentazioni interessanti", ha proseguito Ravagnan, ricordando che forti dell'esperienza di Expo Milano, "da noi si aspettano proposte stimolanti". Sono "grandissime le opportunita' per il nostro sistema imprenditoriale" che potra' mettersi in vetrina "non solo di fronte a un pubblico kazako ma anche dei Paesi vicini", un mercato dalle grandi potenzialita' da va dall'Asia centrale, alla Russia, fino alla Cina. Un'occasione di "presentarsi che va al di la' del settore energetico" e rende "piu' facile agganciare" nuovi canali. "E' importante pero' - ha concluso l'ambasciatore - che ci sia una maggiore consapevolezza dell'appuntamento, non ancora cosi' diffusa, ed e' su questo che stiamo lavorando". (AGI)

Processo Expo, scintille in udienza sul rapporto Maroni-Paturzo


Volano carte processuali e si alza la voce all'udienza del processo che vede tra gli imputati il governatore lombardo Roberto Maroni (assente il 20 ottobre in aula,ndr), accusato di induzione indebita e turbata libertà nel procedimento di scelta del contraente rispetto alle presunte pressioni per far ottenere un lavoro e un viaggio a Tokyo a due sue ex collaboratrici, Maria Grazia Paturzo e Mara Carluccio.
È un processo delicato anche perché, in caso di condanna del governatore, scatterebbe la mannaia della legge Severino.
LE INDAGINI DEL MARESCIALLO. Difeso dall'avvocato Domenico Aiello, Maroni è stato citato più volte nell'aula della quarta sezione penale presieduta da Maria Teresa Guadagnino, in particolare per i rapporti che avrebbe avuto con la Paturzo nel 2013, quando la donna si dimise da Enel dove aveva un contratto a tempo indeterminato, per poi essere assunta da Expo 2015.
Il contratto di lavoro della Paturzo non è più tra le imputazioni del processo, ma resta quello della Carluccio in Eupolis e soprattutto il viaggio a Tokyo che poi non fu fatto dalla delegazione del presidente di regione Lombardia.
Il pm Eugenio Fusco ha infatti chiamato come teste dell'accusa Giuseppe Di Venere, maresciallo che ha svolto le indagini anche nel processo Finmeccanica quando era in forza al Noe, mentre ora lavora al Rud, Raggruppamento Unità Difesa in supporto ai nostri servizi segreti Aisi e Aise.
LE PROTESTE DELLA DIFESA. La testimonianza ha scatenato le proteste degli avvocati della difesa, in particolare di Aiello, che ha più volte interrotto il testimone sollevando diverse eccezioni procedurali. Tra cui quella di non aver avuto a disposizione le intercettazioni al centro della testimonianza.
Dettaglio, quest'ultimo, ribattuto dallo stesso Fusco che, prima di ogni domanda, ha sempre specificato le pagine dei documenti già depositati nel corso dell'inchiesta.
Fusco e Aiello si sono comunque scontrati pià volte, con il primo che ha spesso cercato di placare gli animi del legale di Maroni, ricordandogli che il processo «è una partita a scacchi» mentre il secondo ha persino lanciato in maniera stizzita una risma di documenti sul tavolo del procuratore.
Di Venere ha raccontato come nel corso delle indagini, analizzando i documenti trovati nella posta elettronica della Paturzo, sia emerso il modo in cui la la donna avrebbe ottenuto il contratto di lavoro da temporary manager con Expo.
PATURZO GIRÒ IL CONTRATTO A MARONI. Dopo le promesse da parte dell'allora direttore generale di Regione Lombardia Andrea Gibelli, oggi presidente di Ferrovie Nord Milano, si sarebbe lamentata in prima persona poi con lo stesso Maroni perché il contratto non corrispondeva a quanto stabilito.
Doveva essere un biennale, per una cifra di 65 mila euro annui, ma invece fu di soli sei mesi.
«Ma comunque di 32,500 euro, esattamente la metà di quanto era stato stabilito», ha spiegato Di Venere.
Il maresciallo poi ha aggiunto che proprio la Paturzo, non appena ricevuta la bozza contrattuale, «l'aveva girata subito a Maroni via email sulla posta privata del governatore lamentandosene. E infine solo dopo aver ricevuto rassicurazioni dal segretario Giacomo Ciriello firmò il contratto».
UN'ORA NELLA CASA DEL GOVERNATORE. Di Venere ha anche spiegato i pedinamenti effettuati a Roma quando la collaboratrice del governatore già lavorava nella sede distaccata di regione Lombardia in via del Gesù. E ha raccontato, allegando alcune foto, di quando la donna visitò la mattina del 22 gennaio del 2014 «la casa di Maroni in via XX settembre fermandosi per un'ora».
Fusco ha spiegato subito di non voler fare domande sui rapporti tra la Paturzo e Maroni, già emersi in chiusura delle indagini, cioè sulla presunta relazione sentimentale tra i due.
Ma il pm ha pure approfondito con l'investigatore i viaggi fatti durante il Wet, il World Expo Tour, un'iniziativa nata all'epoca per far conoscere Expo 2015 nel mondo. Di Venere ha raccontato di come in regione «si cercasse di trovare il modo di pagare questi viaggi che poi furono sovvenzionati da Promos, società della Camera di Commercio di Milano, anche se era stata contattata pure la Camera di Commercio di Varese e c'era chi aveva pensato di creare un fondo ad hoc in regione».
Giuseppe Sala, all'epoca numero uno di Expo 2015, si era infatti rifiutato di pagare ogni tipo di spesa. 

lettera43.it

Un Airone e non solo lui vive a Expo

Dalle risaie della campagna milanese, una colonia di aironi cenerini si è installata nel sito di Expo. L’airone cenerino ama gli habitat con acque basse, ricche di prede. I canali artificiali costruiti per l’esposizione sembrano fatti per lui: «Dopo circa due anni - racconta Paolo Galli, ecologo dell’Università Bicocca - i muri di cemento armato si stanno riempiendo di canneti e tifeti». La casa ideale per questi volatili: i tifeti sono piante acquatiche caratterizzate da spighe cilindriche marroni lunghe fino a 30 centimetri (infiorescenze composte da moltissimi «pelucchi», che un tempo venivano usati per imbottire i materassi). Si aggiungono poi molti specchi d’acqua ricoperti da piante di ninfee in fiore, tra le cui foglie è possibile osservare carpe anche di grandi dimensioni. Sono arrivati (anche) gli aironi, dunque e gli studiosi stanno analizzando il fenomeno: anche perché un contesto artificiale come quello dell’area Expo è lentamente diventato semi-naturale e si è creato una sorta di «corridoio ecologico» che mette in collegamento spazi e parchi. Questa specie si nutre di pesci, rane, girini, bisce d’aqua, crostacei e molluschi. Cacciano sia di giorno che di notte, spostandosi anche decine di chilometri dal luogo di nidificazione o dal dormitorio. Da adulto, l’airone può raggiungere una statura di 98 centimetri e un’apertura alare di quasi 2 metri: il piumaggio è di colore grigio nella parte superiore, bianco in quella inferiore, le gambe e il becco sono gialle. «Nei canali, gli aironi cenerini trovano cibo in quantità, anche nella stagione fredda, quando il bisogno energetico è superiore», dice Giovanni Gottardi, naturalista. «Sono animali che vanno dove c’è cibo e nel momento della stagione della caccia il sito Expo è un perfetto rifugio. Non è detto che qui abbiano già cominciato a nidificare perché fanno anche molti chilometri dal luogo in cui hanno il nido a quello dove si procurano il cibo». Le specie ospitate in Expo non finiscono qui. Tra i canneti si rifugiano diversi germani reali, arrivati probabilmente dalle aree lacustri circostanti: al primo segnale di pericolo iniziano a volare, rimanendo in prossimità dell’alveo, riconoscendolo come area più sicura di altre. «Anche negli specchi d’acqua, che fiancheggiavano le aree di ristoro di Expo c’è un brulicare di vita», aggiunge Paolo Galli: «Basta avvicinarsi per vedere sul pelo dell’acqua gli insetti pattinatori, animali che devono il loro nome alla capacità di scivolare sull’acqua, «poggiando solo i tarsi delle zampe medie e posteriori». Il progetto di Expo 2015 puntava molto sul concetto dell’acqua e sulla valorizzazione di corsi e canali: le Vie d’Acqua dovevano avere una valenza tematica e storia capace di mandare messaggi, quali la salvaguardia di questa risorsa come bene comune, la sua tutela come diritto universale. In un certo senso si sarebbe cercato di ricucire il legame storico di Milano con l’acqua: sulla memoria dei Navigli, delle chiuse leonardesche, della Darsena come porto della città. Per la natura, invece, le Vie d’Acqua rappresentano dei corridoi naturali in grado di collegare tra loro ambienti ancora conservati e di facilitare la comunicazione tra i diversi parchi. In queste aree un tempo occupate da impianti di produzione industriale la vita di flora e fauna ha iniziato a riprendersi i propri spazi.
corriere.it

AMBIENTE L’eco dell’Expo nella battaglia ai pesticidi. «Api da salvare»

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Nutrire il pianeta, energia per la vita. Risuona come una eco flebile lo slogan di Expo 2015 nella sala del teatro Parenti dove un gruppo di scienziati parla di biodiversità e di api ad una platea preoccupata. Su un grande schermo, il botanico marchigiano Fabio Taffetani, in apertura della serata «Api in Comune» — tavola rotonda, happy hour e poi spettacolo «La Solitudine dell’Ape» di Andrea Pierdicca — lascia scorrere immagini choc di campi di casa nostra un tempo fertili e verdeggianti che l’uso di pesticidi ha ridotto ad aridi deserti e a dirupi franosi. Il filosofo Salvatore Veca richiama quello slogan che ci ha accompagnato per mesi e che non va archiviato in fretta. «L’agricoltura — dice — è una tessera del mosaico della vita buona». E la testimonianza di agronomi, botanici, medici e poi degli apicoltori dicono che siamo di fronte ad una scelta tra continuare ad avvelenare il pianeta con le molecole che terminano in «-cidi» (pesticidi, insetticidi) oppure voltare pagina. E che sia la città, la grande metropoli, a farlo per prima? Può essere, se si piantano papaveri e fiordalisi nelle aiuole, se si creano corridoi verdi e cerniere tra le isole di biodiversità per le farfalle. Se si portano, come ha detto di voler fare Elena Grandi, consigliera Verde, le api sul tetto della Scala così da «vendere un domani ai turisti il miele come fa l’Opera di Parigi». Annuisce Giulia Maria Crespi, presidente onoraria del Fai, seduta in prima fila, che in serata salirà sul palco con la regista Andrée Ruth Shammah ad introdurre la performance teatrale. Ed eccoci alle api, protagoniste assolute della giornata pensata da Cristina Rodocanachi. Per produrre un chilo di miele devono percorrere tanta strada, l’equivalente del giro del mondo. Se dovessero scomparire, all’uomo rimarrebbero solo quattro anni di vita sul pianeta. Se c’è poco cibo, si sacrifica la covata per tenere in vita la regina. Se non c’è cibo per tutti dopo una grande carestia, le bottinatrici si lasciano morire, per garantire un futuro alle nuove generazioni. E perché allora invece di un diserbante non piantare calendule vicino ai guard-rail e sulle mura antiche non lasciare arrampicare fiori locali, come sulle mura di San Gimignano coperte da rigogliose piante di cappero.
milano.corriere.it

San Paolo, Expovinis 2016: il Consorzio Vino Chianti ritorna in Brasile

Dal 14 al 16 giugno il Consorzio Vino Chianti sarà a San Paolo del Brasile per partecipare alla ventesima edizione della fiera Expovinis 2016, il principale appuntamento enologico dell’America Latina. 

Il Brasile si conferma da anni come il più importante mercato di sbocco del Sud America e l’Italia è il 4° fornitore di vino con un export di 30 milioni di euro. Una vetrina quindi importante per le migliori produzioni di tutto il mondo con etichette provenienti dai paesi più conosciuti ai meno noti.

Per la prima volta il Consorzio terrà un esclusivo seminario professionale interamente dedicato alla denominazione Chianti d.o.c.g. Riserva. Il relatore Arthur Azevedo guiderà i partecipanti in una degustazione verticale alla cieca di 9 vini selezionati, dall’annata 2013 all’annata 2001, illustrando le caratteristiche peculiari di queste etichette, per la prima volta presentate in un seminario in Brasile.

Durante la manifestazione inoltre le aziende avranno la possibilità di partecipare a degli incontri B2B con buyers e importatori brasiliani e provenienti dai paesi limitrofi. Il Consorzio sarà all’Expo Center Norte, Stand C40 – D39 Yellow Hall. Ecco la lista delle aziende partecipanti all’evento: www.castelpugna.com – www.camperchi.com – www.bartalivini.it – www.casaledellosparviero.com – www.castelvecchio.it – www.villalarco.it – www.montecchio.it – www.guidi1929.com – www.poderevolpaio.it – www.roccadicispiano.com – www.rossettivini.it – www.sensivini.com – www.tenutailpalazzo.it – www.tenutatizzauli.it – pezzavini.com – www.travignoli.com.
sienafree.it

Da Expo Milano 2015 a Rio 2016: siglata una partnership tra Coni e Coca-Cola nel segno della Passione in Movimento


Giovanni Malagò, presidente del Coni, ed Evguenia Stoitchkova, direttore generale di Coca-Cola Italia, hanno presentato il 9 maggio, al Circolo del Tennis del Foro Italico di Roma, la partnership che legherà Coni e Coca-Cola per tutto il 2016, supportando l’Italia Team – la squadra olimpica nazionale che rappresenterà l’Italia a Rio 2016.
Un’intesa, spiega una nota, volta ad attivare sinergie con un’azienda che da sempre è impegnata in progetti di sostegno allo sport e alla vita attiva, in perfetta sintonia con i valori promossi dal Coni.
Coca-Cola, già sponsor del Cio a livello mondiale, ha deciso di impegnarsi attivamente con il Coni per onorare il forte legame con l’Italia in termini sociali, economici e culturali, grazie a un modello di business fortemente legato alla realtà locale. È stato quindi un passo quasi naturale per Coca-Cola sostenere il Comitato Olimpico Nazionale Italiano, in un anno molto importante per lo sport nel nostro Paese.
“Lo scorso anno abbiamo scommesso sull’Italia diventando Partner di Expo Milano 2015 e ospitando 400mila visitatori nel nostro Padiglione. Quest’anno, vogliamo continuare a testimoniare la vicinanza dell’azienda al nostro Paese, dove siamo presenti da quasi 90 anni con 5 impianti di produzione e oltre 2.000 dipendenti, legandoci all’emblema dello sport Italiano e supportando gli atleti azzurri che rappresenteranno il nostro Paese alle prossime Olimpiadi di Rio 2016” ha raccontato Evguenia Stoitchkova.
“Sarà un grande onore per Coca-Cola essere presente accanto agli atleti italiani impegnati a brillare nelle prossime competizioni internazionali”.
A meno di 100 giorni dall’evento sportivo più atteso, CONI e Coca-Cola presentano quindi una partnership che vivrà attraverso la presenza costante dell’azienda, insieme agli Ambassador Italia Team, in tutti i principali eventi CONI sul territorio nazionale – dalle manifestazioni sportive agli eventi nelle scuole – con l’obiettivo di promuovere l’importanza dell’attività sportiva quale elemento di socialità e condivisione, oltre che di passione e appartenenza.
Per l’occasione CONI e Coca-Cola hanno creato un’immagine coordinata, caratterizzata dal claim “Passione in Movimento” e arricchita da elementi grafici che richiamano il tricolore italiano, che accompagnerà tutti gli eventi e le iniziative organizzate da CONI e Coca-Cola nel corso dell’anno. A celebrare la partnership sarà una bottiglia Coca-Cola da 330 ml in Limited Edition non in vendita, che verrà utilizzata da CONI e Coca-Cola nei diversi momenti di comunicazione per veicolare i valori che contraddistinguono e legano i due partner.
fonte: primaonline

"Milano a ferro e fuoco per proteggere i no Expo" Il Viminale ammette

La «strategia» adottata per evitare il peggio, evocata da più parti subito dopo la guerriglia urbana nel giorno dell'inaugurazione dell'Esposizione, è messa per la prima volta nero su bianco. A farlo è il ministero dell'Interno, per mano del legale Alberto Giua, nella richiesta di costituzione di parte civile davanti al gup di Milano Roberta Nunnari. Ieri infatti è partito il processo con rito abbreviato a quattro giovani (un quinto è latitante) accusati di devastazione, incendio e saccheggio e resistenza a pubblico ufficiale.
«Alla luce di episodi analoghi precedenti e/o successivi - scrive l'avvocato del Viminale - se i manifestanti hanno potuto, in qualche misura, scatenarsi, ciò è stato consentito dalle forze dell'ordine al fine di salvaguardare l'incolumità degli stessi imputati». Polizia e carabinieri dunque hanno lasciato che gli antagonisti mettessero a ferro e fuoco la città, per evitare che ci scappasse il morto. Poi però il ministero chiede il risarcimento dei danni all'immagine, a causa anche dell'«ampia risonanza mediatica» avuta dalle devastazioni, per 300mila euro. C'è stata, si legge nell'istanza, una «obiettiva perdita di prestigio, anche a livello internazionale, cagionata al ministero e una compromissione della credibilità, correttezza ed affidabilità dell'azione amministrativa davanti ai cittadini». Il Viminale avanza una seconda richiesta. Il risarcimento, in caso di condanna degli imputati, delle retribuzioni degli agenti che sono stati impegnati nelle indagini che hanno portato agli arresti del 12 novembre. Il ministero chiede danni patrimoniali per oltre 7.700 euro «a titolo di ore di lavoro straordinario prestate per attività investigativa» dall'indomani della manifestazione fino ai fermi.
Il gup ha ammesso l'Interno come parte civile solo in relazione al reato di resistenza. Accolta anche l'istanza, per la devastazione, di Unicredit. Per i danni a due filiali la banca chiede 870mila euro. Il giudice ha invece respinto la richiesta di integrazione delle prove avanzata dai difensori Eugenio Losco, Mauro Straini e Niccolò Vecchioni. Si trattava di una consulenza sui filmati di quella giornata. Il prossimo 5 maggio sono previsti la requisitoria del pm Piero Basilone e gli interventi degli avvocati di parte civile. Tra le parti offese ieri non si è presentato il Comune di Milano. Nonostante un indignato Giuliano Pisapia poche ore dopo le devastazioni avesse assicurato: «Ci costituiremo parte civile». Da Palazzo Marino si giustificano: la Procura non aveva avvertito del processo la nostra Avvocatura, ma valuteremo se presentarci alla prossima udienza. La sentenza del processo - il rito abbreviato prevede uno sconto di un terzo della pena - è attesa per il 6 giugno. Intanto ieri sono state rese pubbliche le motivazioni del niet della corte d'Appello di Atene all'estradizione in Italia di cinque greci fermati a Milano per gli stessi fatti. I giudici ellenici bacchettano gli inquirenti milanesi: «La responsabilità collettiva non è riconosciuta nel diritto penale greco». Come il reato di devastazione e saccheggio. Inoltre i fatti contestati sono puniti in Grecia con pene da sei mesi a cinque anni e «non è previsto l'arresto prima del processo». Infine: «Il ricercato (uno dei cinque, ndr) fermato a Milano il 2 maggio 2015 senza che gli venisse fatta alcuna accusa è stato trattato come se fosse indagato senza che però gli venissero riconosciuti i diritti minimi», ad esempio un interprete o un avvocato.
Il Giornale