Blog Expo: 03/02/17

APPARTAMENTI VACANZE CON PISCINA NEL GARGANO

APPARTAMENTI VACANZE CON PISCINA NEL GARGANO

Tanti servizi per non farvi mancare nulla, durante le vostre vacanze in Gargano!
Il Residence Padre Pio è la location perfetta per trascorrere un soggiorno di relax e divertimento, con piscina, ristorante, bar, parco giochi, campo bocce, mini club e la possibilità di accesso all’animazione del Villaggio Club degli Ulivi di Vieste (stessa proprietà).
Ma non è tutto qui. Infatti, la struttura dispone anche di un negozio di gastronomia tipica e di una cantina degustazione, dove acquistare ed assaggiare le specialità enogastronomiche della regione. Oltre al parcheggio riservato e al rimessaggio delle bici, si aggiungono servizi convenzionati come il lido attrezzato, il servizio cibo d’asporto e l’organizzazione di escursioni in tutto il territorio.
Anche i nostri appartamenti, immersi nella natura del Gargano, dispongono dei comfort per offrire la migliore accoglienza a voi ed, eventualmente, ai vostri amici a quattro zampe.
Nel Residence non vi mancherà proprio nulla: godrete del contatto con la natura, insolito soprattutto per chi vive nelle grandi città, ma allo stesso tempo sarete sempre aggiornati, grazie al nostro servizio wi-fi.

fonte: http://www.residencepadrepio.com/
segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone

Dai privati quattro offerte per Arexpo

La gara per la ricerca del partner privato per lo sviluppo del dopo Expo si chiude con quattro manifestazioni di interesse, da parte di raggruppamenti formati anche da grandi società internazionali. Ora Arexpo, la società proprietaria dei terreni, inviterà entro un mese chi ha i requisiti tecnici a esporre il proprio progetto; la risposta degli interessati arriverà entro i successivi 90 giorni; in autunno è quindi attesa la risposta di Arexpo e a fine 2017 ci sarà la stipula del contratto.
La gara 
Il vincitore disegnerà e svilupperà il masterplan di Arexpo, affiancandolo nella realizzazione del Parco della Scienza, per una superficie minima di 250mila metri quadri aumentabili fino a 480mila. Per il partner privato il diritto di superficie durerà 99 anni. 
Si tratta di un tipo di rapporto contrattuale mai utilizzato in Italia, che prende spunto da altre realtà europee, come Londra: il soggetto privato gestirà e realizzerà l’area seguendo linee guida date dal pubblico. La stima degli investimenti si aggira intorno ai 2 miliardi.
La chiusura del bando ha coinciso con la giornata dedicata alla visita a Milano del premier Paolo Gentiloni, che ha parlato dello sviluppo dell’area e del futuro Human Technopole sia a Palazzo Marino sia alla Fondazione Feltrinelli, con il sindaco Giuseppe Sala. Il tecnopolo sarà proprio il cuore dell’area di Expo, estesa 1,2 milioni di metri quadrati, destinata ad ospitare anche le facoltà scientifiche dell’Università Statale di Milano e le aziende specializzate in farmaceutica e nelle nuove tecnologie. Il tecnopolo, ha detto Gentiloni, «è un atto di fiducia nel futuro. L’Italia ha da crescere e c’è bisogno di una grande azione pubblica e privata».
Lo sviluppo 
Intanto va avanti anche il progetto del possibile trasferimento dell’Ema a Milano, per la quale si cercano sedi adatte. Anche Arexpo sta preparando una sua proposta, che dovrebbe essere pronta a fine marzo, e che ipotizzerà la costruzione di un nuovo edificio, ma probabilmente il dibattito a Milano si sta concentrando su quanto già esiste. Se l’agenzia europea del farmaco dovesse infatti essere realmente trasferita qui - e se veramente il dossier italiano dovesse risultare per Bruxelles più competitivo di quello di Vienna e di Amsterdam, le due concorrenti più forti - allora probabilmente Milano dovrebbe offrire un edificio già pronto, o di rapida ristrutturazione. 
Le ipotesi più probabili ad oggi sono due: la “terza torre” del nuovo quartiere Citylife, disegnata da Daniel Libeskind, per cui sono stati avviati i cantieri qualche mese fa, o il Pirellone, attualmente sede del consiglio regionale della Lombardia. Entrambe le strutture hanno come punto di forza la posizione strategica in città, ben collegata a tutto. Il Pirellone dovrebbe essere ristrutturato, mentre la torre di Citylife sarebbe nuova. Al momento quest’ultima sembra dunque la soluzione più indicata. L’Ema prevede il trasferimento di circa 900 persone (a cui si aggiungono 100mila visitatori all’anno).
ilsole24ore

Il futuro è ora: la partita da non perdere

La visita del premier Gentiloni ieri a Milano ha un forte valore simbolico. Segna la continuità dell'impegno del sistema Paese nel completare un percorso di Milano città europea, avviato da tempo e indipendente dai Governi e dalle sindacature che si sono succedute. Quel che appare chiaro mettendo in fila i fatti che riguardano Milano, dalla prima giunta Albertini in avanti, è che la città ha trovato una dimensione ben definita. Milano ha superato il collasso post Tangentopoli in 25 anni di lavoro per lo sviluppo, non in un giorno, e facendo leva su sinergie pubblico-private, si è ripresa il ruolo di metropoli europea che le apparteneva. Avanguardia di un’area allargata, da Bergamo a Varese, in cui impresa, ricerca, creatività e cultura si intrecciano e si innervano reciprocamente.
L’esperienza di Expo 
Expo 2015 è stato il primo traguardo di questo percorso e il potenziale punto di partenza della fase due. A Expo, pur nelle incredibili difficoltà di preparazione dell’esposizione e pur superando qualche scandaletto di seconda fascia, la città è arrivata sulla scia di una fase costruens che non si vedeva dagli anni del boom economico. City Life, Porta Garibaldi e Parco Vittoria; dal Passante ferroviario alla quarta linea di metropolitana; dalla Fondazione Prada al Sylos di Armani fino alla Fondazione Feltrinelli appena inaugurata; le stagioni della Scala e del Piccolo Teatro migliori dell’ultimo decennio, le sfilate di moda che contendono lo scettro a Parigi, il Salone del mobile punto di riferimento del design mondiale.
Expo, oltre all’onda lunga di un successo organizzativo che ha proiettato Milano nel mondo, meta da non perdere per il New York Times, ha lasciato in eredità l’area più infrastrutturata d’Europa: ipercablata, sulla linea dell’alta velocità ferroviaria e raggiunta da una metropolitana, a 30 chilometri da un aeroporto intercontinentale e collegata a tre autostrade. La piattaforma ideale per lo sviluppo di contenuti.
L’idea ruminata dalla città, dal manager che guidava Expo e oggi sindaco, Beppe Sala, all’ex primo cittadino Giuliano Pisapia, fino all’Assolombarda guidata da Gianfelice Rocca, è stata di costruire su quell’area un grande acceleratore di modernità. Un polo di attrazione di imprese basato su un nucleo per la ricerca d’eccellenza.
Il progetto 
Lo Human Technopole è stato un progetto sposato dal governo Renzi, finanziato e avviato sotto la regia dell’Iit di Genova. Pur tra mille polemiche, a volte anche sterili, l’idea ha preso una sua dimensione e promette di essere il tassello iniziale di un puzzle tutto da costruire. Con 2,5 miliardi di euro di potenziali investimenti e con i primi fondi stanziati nella legge di bilancio appena approvata.
Ci saranno gli headquarters delle multinazionali estere e le facoltà scientifiche dell’Università Statale, potrebbero esserci le sedi di alcune autorità europee liberate dalla Brexit, prima fra tutte l’Ema, l’agenzia europea del farmaco, se il Governo a giugno se la aggiudicherà. C’è in ballo il Tribunale Ue dei brevetti. Partite aperte che non possono essere neanche giocate senza l’appoggio incondizionato del Governo e del sistema Paese. Ecco perché la visita di Gentiloni non si esaurisce oggi. La partita di Milano, soprattutto con l’impasse infinito di Roma, diventa la sfida che l’Italia ha l’obbligo di giocare e non può permettersi di perdere.
ilsole24ore

Università gratis, lavoro e una vita felice: così la Danimarca è diventato il mio Paese

In Italia non aveva trovato la sua strada e si è decisa a partire. Per scoprire un mondo che le calza a pennello. Ai suoi coetanei dice: «Per non smarrirsi serve avere coraggio ed essere testardi»
da lettera43