Blog Expo: Terremoto Ecco perché a Norcia sono crollate le chiese e non le case

Terremoto Ecco perché a Norcia sono crollate le chiese e non le case

Nessuna vittima nonostante la scossa di 6,5 gradi. Perché le case erano state poste in sicurezza dopo il terremoto del 1997, ma per le chiese è più difficile. Parla l'esperto Piccioni

«Quello che è stato messo in sicurezza dopo il terremoto del 1997 ha retto. Per questo non ci sono stati morti. Ci sono danni a tamponature e tramezzi, le strutture più delicate, però i pilastri e le strutture portanti hanno resistito. Sia nelle case che nei capannoni industriali». È il quadro che fa Gianfrancesco Piccioni, titolare di uno studio di progettazione che ha lavorato più volte a Norcia e negli altri paesi colpiti dal sisma.
Dunque non c'è una distruzione del paese...No. C'è solo un danneggiamento molto forte contrariamente a quanto successo ad Amatrice. 

Però anche a Norcia ci sono stati crolli...Sono gli edifici antichi non ristrutturati o dove non si è intervenuti in maniera massiccia, come per la Basilica di San Benedetto. Ma è più facile mettere in sicurezza una casa di una chiesa.
E come si mette in sicurezza una casa antica?Con iniezioni di cemento liquido nella muratura e poi con una rete elettrosaldata dentro e fuori, legandola con ferri passanti alla struttura originaria. Questo funziona, anche per le mura fatte di sassi e calce. Così è stato fatto dopo il 1997 mentre si sbagliò dopo il sisma del 1979.
Perché?Su indicazione della Regione si fecero dei cordoli in cemento armato sopra le pareti appesantendo il tetto che deve servire solo a far sì che pioggia e neve scorrano. Invece sopra mura vecchie di sassi e calce hanno messo tonnellate di peso con conseguenze immaginabili. Per fortuna nel 1997 hanno cambiato modalità.
Ora toccherà comunque fare nuovi interventi...Sicuramente. Dopo il 1997 erano nate molte imprese che poi con la crisi hanno chiuso. L'edilizia era morta. Ora avremo molto da lavorare. Purtroppo.
avvenire

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